COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. Zamboni (Europa Verde): “No ai proiettili all’uranio impoverito nel conflitto ucraino”

La capogruppo ricorda come “nonostante la tossicità acclarata per l’uomo e l’ambiente il munizionamento ad uranio impoverito è ancora oggi considerato legale”

Forte preoccupazione per la prosecuzione del conflitto tra Ucraina e Russia e accorata sollecitazione al governo affinché faccia recedere l’Inghilterra dalla decisione di fornire munizionamento ad uranio impoverito alle truppe ucraine.

Sono questi gli indirizzi politici che Silvia Zamboni (Europa Verde) consegna alla giunta regionale sulla guerra in corso tra Ucraina e Russia. Zamboni ricorda come i proiettili a uranio impoverito abbiano creato una “strage silenziosa in tutti i territori bombardati con queste armi. Dalla guerra in Kossovo, all’Iraq passando per l’Afghanistan le patologie tumorali sono aumentate a dismisura tra militari e popolazione dei territori coinvolti come conseguenza dell’esposizione all’uranio impoverito rilasciato dalle munizioni”. Richiamando anche la situazione italiana dove sarebbero “400 i militari morti e 8mila gli ammalati in quasi tre lustri”, la capogruppo di Europa Verde biasima l’aumento delle spese militari nel mondo, che nel 2021 “hanno superato i 2mila miliardi di euro”.

Rifacendosi allo Statuto dell’Emilia-Romagna, che alla pari della Costituzione italiana “opera per affermare la pace e il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, Zamboni chiede la trasmissione della risoluzione al governo italiano e alle commissione esteri e difesa di Camera e Senato.

(Luca Boccaletti)

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