Il 14 e 15 maggio 2023 si terranno le elezioni amministrative. La relativa campagna elettorale interesserà meno del 25% degli elettori nazionali e sarà dunque una campagna elettorale locale. Pertanto, la norma sulla par condicio riguarderà solo i territori interessati al voto.
In Emilia-Romagna, i comuni dove si andrà alle urne per il rinnovo dei Consigli comunali e dei sindaci sono 21. Si tratta di:
– Castel d’Aiano (BO)
– Camugnano (BO)
– Sarsina (FC)
– Galeata (FC)
– Serramazzoni (MO)
– Guiglia (MO)
– Camposanto (MO)
– Polinago (MO)
– Salsomaggiore Terme (PR) (*superiore a 15.000 abitanti)
– Soragna (PR)
– Solignano (PR)
– Castelvetro Piacentino (PC)
– Alta Val Tidone (PC)
– Corte Brugnatella (PC)
– Cerignale (PC)
– Bagnara di Romagna (RA)
– Correggio (RE) (*superiore a 15.000 abitanti)
– Castelnovo di Sotto (RE)
– San Polo d’Enza (RE)
– Brescello (RE)
– Gemmano (RN).
Pertanto, a partire dal 30 marzo, per tali ambiti territoriali saremo tenuti a rispettare le disposizioni in materia di par condicio che disciplinano le attività di informazione e comunicazione.
Nello specifico, l’art. 9 della legge n. 28/2000 dispone che: «Dalla data di convocazione dei comizi elettorali (30 marzo 2023) e fino alla chiusura delle operazioni di voto (15 maggio 2023 o, in caso di ballottaggio nei comuni con più di 15mila abitanti, 29 maggio 2023), è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione, a eccezione di quella effettuata in forma impersonale e indispensabile per l’efficace svolgimento delle proprie funzioni».
Queste disposizioni riguardano tutte le strutture regionali che svolgono attività di comunicazione, comprese le Agenzie regionali e le Aziende sanitarie, secondo quanto indicato dal Corecom nella comunicazione del 30 marzo 2023.
Per quanto riguarda invece gli ambiti territoriali non interessati al voto, l’invito rivolto dal Corecom è comunque quello di rispettare i principi vigenti in materia di informazione e di tutela del pluralismo e del principio di imparzialità in relazione alla promozione di iniziative di comunicazione istituzionale, al fine di evitare il determinarsi di situazioni di valenza indirettamente propagandistica.
Cosa cambia nelle nostre attività
Da parte del Servizio Informazione dell’Assemblea legislativa:
– non verrà fatta comunicazione istituzionale – ovvero comunicati e attività multimediale – che riguardi direttamente o indirettamente eventuali candidati (consiglieri, assessori) alle elezioni, i partiti e le forze politiche in campo;
– dalla comunicazione istituzionale – ovvero comunicati e attività multimediale – saranno tassativamente esclusi temi, provvedimenti, progetti, confronti e qualsiasi tipo di iniziativa rientranti nel dibattito o nell’attualità politica che accompagnino la campagna elettorale nei territori coinvolti.
L’attività di comunicazione istituzionale riguardante i territori coinvolti si limiterà a:
– provvedimenti indispensabili per l’efficace assolvimento delle funzioni dell’Ente (atti dell’Ufficio di Presidenza o della giunta, atti consiliari e ispettivi, convenzioni, progetti, approvazione e discussione del Bilancio dell’Assemblea legislativa o della giunta, ecc.);
– atti per i quali è necessaria l’evidenza pubblica per non pregiudicarne l’efficacia amministrativa (bandi, gare, scadenze, presentazione di domande, concorsi, ecc.);
– appuntamenti, esclusivamente istituzionali, come la formalizzazione di accordi di evidente interesse pubblico, eventi di particolare rilevanza, anche sociali e culturali, nonché ricorrenze ufficiali, nazionali e regionali.
In questi casi, verranno redatti comunicati impersonali, senza nomi e contenenti le sole cariche delle persone coinvolte, e senza dichiarazioni.
Sul portale e sui profili social dell’Assemblea legislativa nonché su Cronaca bianca, le news riguardanti i territori al voto saranno riportate in forma impersonale, senza la citazione di nomi, dichiarazioni, foto.
Si potranno fare conferenze stampa – ovviamente limitandone il numero ai casi di particolare interesse per i cittadini e i territori – la cui rendicontazione seguirà le regole sopra indicate, anche in questo caso mettendo in conto che i colleghi di tv, agenzie e giornali potranno riportare contenuti e interventi nel rispetto delle norme sulla par condicio.
Per quanto riguarda tutto il resto del territorio regionale non interessato al voto, l’informazione e la comunicazione istituzionale dell’Assemblea legislativa proseguirà come d’abitudine, senza che vi siano riferimenti a candidati o temi riguardanti i comuni al voto.