Rendere pubblici i risultati degli Stati generali della sanità “perché nessuno ne ha saputo nulla”. A chiederlo è stata Valentina Castaldini, capogruppo di Forza Italia, in un’interrogazione a cui ha risposto – in commissione Politiche per la salute, presieduta dalla vicepresidente Francesca Maletti – l’assessore alla Salute, Raffaele Donini.
Il titolare della Sanità ha elencato la lunga serie di organismi a cui si è dato ascolto: fra gli altri, sindacati, cabina di regia, associazioni di categoria, associazioni professionali di medici e infermieri, farmacie, università e altri ordini, produttori di servizi sanitari, volontariato, terzo settore. “L’ascolto è finito il 17 febbraio ed è stato pubblicato un libro bianco, credo sia anche stato presentato in commissione, sono state individuate le traiettorie con un documento e con una discussione in aula a dicembre su temi fondamentali come emergenza/urgenza, rete ospedaliera, applicazione del Pnrr per la sanità territoriale e governance. Ora si apre la fase di discussione sui quattro ambiti centrali e prioritari per il sistema sanità”.
Valentina Castaldini ha detto che “occorre ripensare questa modalità, che è una trappola politica: il confronto esclusivo con i tecnici porterà a non comprendere l’aspetto fondamentale della politica sanitaria, cioè la discussione. Che, invece, è stato attuata per il terzo settore, nessuno escluso, dove sono stati ascoltati i territori. Serve l’apertura alla politica, i tecnici non risolveranno il bilancio della Regione. Va coinvolta l’intera Assemblea legislativa perché ciò che accade in sanità non è conosciuto se non a piccoli pezzi”.
La consigliera azzurra aveva scritto che il 9 novembre 2022 era stato presentato, da parte del presidente della giunta Stefano Bonaccini, il fitto calendario di incontri degli stati generali “per un confronto aperto e partecipato su tutti gli ambiti della sanità regionale, pubblica e universalistica”. Un percorso che avrebbe dovuto coinvolgere tutti i professionisti del settore, unitamente a territori, cittadini e a tutti coloro che si impegnano per il diritto alla salute come sindaci e associazioni di volontariato. Valentina Castaldini, in una precedente interrogazione aveva saputo che gli incontri erano iniziati a ottobre (quindi prima dell’annuncio) e che dei 24 appuntamenti previsti, solo 21 erano quelli realmente effettuati. La consigliera ha sottolineato che gli appuntamenti “si sono sempre svolti a porte chiuse e su invito privato e a quanto riferito tantissime associazioni del terzo settore che avrebbero voluto partecipare non sono state invitate”, chiedendo anche di sapere “perché gli stati generali, annunciati il 9 novembre 2022, siano invece cominciati il 20 ottobre e perché siano state contattate solamente alcune rappresentanze e in che modo si sia scelto con chi interloquire. E anche quali documenti siano stati prodotti”.
La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 30 marzo 2023 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio.
(Gianfranco Salvatori)