COMUNICATO
Governo locale e legalità

Question time Castaldini (Fi): “Miglioramenti attesi col nuovo codice degli appalti?”

La capogruppo sollecita un focus per l’impatto che il nuovo codice degli appalti, approvato lo scorso 28 marzo, potrà avere sulle imprese regionali?”

“Quali sono i risultati attesi di questa importante semplificazione e quali le ricadute ipotizzabili per le imprese emiliano-romagnole e per le Pubbliche amministrazioni?”

Con tale quesito la capogruppo di Forza Italia Valentina Castaldini chiede alla giunta regionale una valutazione sul nuovo Codice degli appalti approvato lo scorso 28 marzo.

Castaldini, ricordando i due capisaldi del provvedimento normativo rappresentati dal “principio del risultato” e dal “principio della fiducia”, sottolinea l’interesse pubblico primario nell’affidamento del contratto e la sua esecuzione con la massima tempestività che si accompagna al giudizio sull’azione legittima, trasparente e corretta della pubblica amministrazione. Per la forzista, questo mix di prescrizioni dovrebbe garantire una semplificazione delle procedure amministrative, introducendo anche un meccanismo dinamico dei prezzi per appalti legati a indici Istat, dal momento che “ci sarà l’obbligo, nel bando, di inserire delle clausole di revisione dei prezzi al verificarsi di una variazione del costo superiore alla soglia del 5%, con il riconoscimento in favore dell’impresa dell’80% del maggior costo”.

Il sottosegretario alla presidenza della giunta Davide Baruffi ha quindi replicato alle domande poste confermando che “l’approccio del nuovo codice degli appalti è significativamente differente rispetto al passato”. Baruffi, a fronte dei capisaldi ricordati dalla consigliera Castaldini, ha concordato su come “possano essere dei passaggi fondamentali per snellire i processi ma, a fronte di questi passaggi positivi, vi sono anche diverse perplessità rappresentate da affidamenti diretti fino alla soglia di lavori per 5 milioni di euro, così come la scelta diretta dell’impresa da parte della stazione appaltante per importi fino a 150mila euro”.

“A fronte delle semplificazioni proposte -conclude Baruffi- vi sono alcune liberalizzazioni che possono danneggiare le stesse imprese per un eccessivo dumping che potrebbe inficiare la bontà dell’opera realizzata o che potrebbe riflettersi ad esempio sulla sicurezza dei cantieri. A fronte degli aspetti positivi e di quelli che destano preoccupazione, ritengo sia meglio riaprire il tavolo di mediazione prima dell’approvazione definitiva del codice, pena l’aumento del numero di contenziosi che si andranno a registrare”.

Castaldini, recependo le risposte ottenute, ha sottolineato l’estrema fiducia dei funzionari conosciuti fino ad oggi tanto che i dubbi che questo strumento può suscitare in qualcuno, possono essere ampiamente bypassati dalla professionalità e competenza di ogni singolo funzionario”.

(Luca Boccaletti)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 30 marzo 2023 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio.

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