Governo locale e legalità

In commissione il punto sul Pnrr: circa 31 milioni contro la dispersione scolastica

Gli interventi per il settore dell’istruzione e della formazione presentati in commissione dagli assessori Paola Salomoni e Vincenzo Colla. Focus su formazione professionale e incontro tra domanda e offerta di lavoro. Valentina Castaldini (Fi): la Regione deve aiutare chi ha deciso di investire in Emilia-Romagna e non essere un freno

Oltre 30 milioni di euro contro la dispersione scolastica. Sostegno alla formazione professionale, impegno per potenziare l’incontro tra offerta e domanda di lavoro e ricerca di soluzioni al problema abitativo degli studenti universitari. Sono molteplici le destinazioni dei fondi del Pnrr per il settore dell’istruzione lungo la via Emilia.

Il punto sulle azioni previste dal Pnrr è stato fatto nel corso della riunione congiunta delle commissioni Bilancio ed Economia presiedute rispettivamente da Massimiliano Pompignoli e dalla vicepresidente Palma Costi.

Stefano Versari, Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, ha spiegato come “fra i punti fermi ci sarà la lotta alla dispersione scolastica, anche attraverso un ridimensionamento degli obiettivi formativi. Sarà fondamentale la formazione dei docenti. Altro obiettivo, a tal fine, è quello di creare in ogni ateneo dei centri che si occupino della formazione a cui si affiancherà la possibilità di iscriversi per l’abilitazione all’insegnamento prima di conseguire la laurea. Importante, infine, l’orientamento fin dall’infanzia per il riconoscimento delle proprie attitudini”. Versari ha confermato anche i numeri dell’impegno contro la dispersione scolastica: circa 31 milioni di euro provenienti dai fondi Pnrr con le scuole emiliano-romagnole che hanno avuto ampia autonomia di progettazione e che stanno lavorando per trasformare le risorse in progetti concreti.

Dal canto suo Paola Salomoni, assessora a Scuola e università, ha ribadito un secco “no alla riduzione della spesa per la scuola”, e ha sottolineato “la necessità di maggiore autonomia delle Regioni nella determinazione dei contingenti di docenti rispetto alla popolazione studentesca e alle caratteristiche dei territori oltre a trovare una soluzione all’emergenza abitativa per gli studenti fuori sede: a Bologna e Reggio Emilia sono già avviati interventi per accrescere i posti letto di alcune centinaia di unità”.

Netta la posizione di Vincenzo Colla, assessore allo Sviluppo economico, per il quale “il Pnrr è una grande sfida che vuole favorire l’incontro tra offerta e domanda di lavoro: su questo fronte la Regione è impegnata da tempo e sappiamo che per raggiungere il risultato si deve avere un sistema di formazione di valore, imprese di qualità e la tutela dei diritti dei lavoratori”. Colla ha ricordato come viale Aldo Moro abbia potenziato il sistema della formazione post diploma (gli Its), finalizzata a favorire l’incontro tra formazione e offerta e domanda di lavoro. Nel 2019 in Emilia-Romagna c’erano una ventina di Its, mentre quest’anno sono oltre 40 e nei prossimi anni questa tipologia di attività sarà finanziata con oltre 100 milioni di euro, sia regionali che statali.

Valentina Castaldini (Forza Italia), coordinatrice delle commissioni dedicate al Pnrr, ha posto l’attenzione sul tema delle riforme: “Per accedere ai fondi del Pnrr è stato presentato un piano di riforme coerente con il programma. Al capitolo istruzione sono destinate risorse pari a quasi 18 miliardi e ci sono sei riforme. Fra queste, una dedicata all’orientamento, che prevede moduli di 30 ore per gli studenti delle quarte e quinte superiori e la nascita di una piattaforma digitale. Una riforma sarà dedicata al reclutamento e alla formazione del personale docente: saranno fissati criteri più rigorosi per l’accesso all’insegnamento. Tema centrale è quello degli alloggi degli studenti: mi sarei aspettata che Ergo usasse i fondi del Pnrr per realizzare i progetti che già sono nei cassetti. Bisogna fare presto: come Regione dobbiamo sostenere chi ha deciso di investire in Emilia-Romagna e non essere un freno”.

Dal canto suo Maura Catellani (Lega) ha sottolineato come “occorre che la Regione sostenga da un punto di vista tecnico i Comuni che hanno partecipato a bandi sul Pnrr su temi di competenza regionale, facendo uno scatto in più a sostegno dei territori”.

Soddisfazione per la commissione congiunta è stata espressa anche dal presidente Pompignoli, che ha ricordato l’importanza di contrastare l’abbandono scolastico, e dalla vicepresidente Costi, che ha focalizzato l’attenzione sul lavoro svolto nelle ultime legislature dalla Regione riguardo alla formazione professionale.

(Lucia Paci e Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 30 marzo 2023 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio.

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