Ambiente e territorio

Bergamini (Lega): quando è stato eseguito l’ultimo dragaggio del Po?

Interrogazione per sollecitare la giunta a effettuare i dragaggi dei fondali “ai fini della prevenzione delle esondazioni dei corsi d’acqua e con la periodica rimozione di sassi e pietre che tende ad accumularsi creando disagi alla navigazione fluviale”

“A quando risale l’ultimo intervento di dragaggio del Po e dei suoi affluenti nel territorio emiliano-romagnolo?”.

A porre la domanda alla giunta regionale è Fabio Bergamini (Lega) con un’interrogazione sottoscritta anche dai colleghi di gruppo Massimiliano Pompignoli, Fabio Rainieri, Michele Facci, Maura Catellani, Gabriele Delmonte, Emiliano Occhi e Simone Pelloni.

Nell’atto ispettivo si sottolinea il dibattito fra i fautori del dragaggio e chi si schiera a difesa del suolo. Secondo questi ultimi, ricorda Bergamini, “non ci sarebbero particolari benefici contro il rischio idraulico dal dragaggio dei fiumi. A parere di alcuni enti, come l’Autorità di Bacino del Fiume Arno, la creazione di agglomerati sabbiosi all’interno dell’alveo sarebbe da imputare all’abbassamento del letto dei fiumi, piuttosto che alla sedimentazione di materiali trasportati.”

L’esponente leghista ricorda come negli ultimi tempi sia venuta meno “l’azione di prevenzione determinata dalla rimozione di materiali sabbiosi, anche a seguito di vicende societarie di alcune aziende impegnate nell’estrazione di materiali inerti nel tratto del Po che si snoda dalla provincia di Mantova fino al Delta del fiume” e a tal proposito ricorda la proposta di legge presentata alla Camera dei Deputati nel 2018 recante “Disposizioni per la manutenzione degli alvei dei fiumi e dei torrenti“.

Stante la situazione, Fabio Bergamini, in aggiunta al quesito principale, chiede anche se vi sia la volontà di “intervenire con una manutenzione sistemica dell’alveo del Po ai fini di una più efficace prevenzione del rischio idraulico”.

(Luca Boccaletti)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 30 marzo 2023 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio.

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