Ambiente e territorio

Evangelisti (Fdi): le esondazioni non sono fenomeni emergenziali, serve manutenzione

Maltempo e danni in Emilia, a Bologna e nel Ravennate: “La Regione dica quali argini e alvei dei corsi d’acqua sono stati puliti. Coinvolgere nella manutenzione agricoltori e associazioni di categoria. Serve un sostegno economico per cittadini e imprese colpiti dalle esondazioni”

La Regione faccia chiarezza sulla pulizia di argini e alvei dei corsi d’acqua alla luce delle esondazioni avvenute in questi giorni a causa delle forti piogge.

La richiesta arriva da Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, in un’interrogazione. La consigliera vuole sapere se esistano linee guida per la manutenzione di alvei e argini, quali sino i programmi vigenti e se siano stati rispettati. Inoltre, Evangelisti vuole conoscere se gli interventi “risultino correttamente dimensionati” e se la giunta non ritenga di coinvolgere, nella gestione di fiumi e torrenti, “agricoltori, associazioni di categoria, residenti nei pressi dei fiumi, esponenti dei consorzi di bonifica ed enti pubblici”. Un altro quesito riguarda le azioni della Regione per fronteggiare l’emergenza e se si intenda effettuare una ricognizione dei danni subiti da privati e imprese. Infine, la capogruppo chiede quali azioni intenda mettere in campo la giunta “in termini di sostegno economico ai soggetti danneggiati dalle esondazioni di fiumi e torrenti”.

Riferendosi a diversi articoli di stampa, la consigliera pone in evidenza le esondazioni avvenute nel Ravennate – 250 persone evacuate – e a Bologna (chiusura di via Saffi, evacuazione a San Lazzaro, frane in Val di Zena e a Sasso Marconi) oltre che quelle di altri torrenti e fiumi emiliani quali il Samoggia, il Lavino, l’Idice, il Quaderna e il Correcchio. Oltre alla chiusura di strade e l’allagamento di abitazioni e imprese, la consigliera ricorda l’anziano travolto dall’esondazione del Senio a Castel Bolognese (Ravenna), l’interruzione di alcune linee ferroviarie sulla Bologna-Rimini, Bologna-Ravenna, Faenza-Ravenna, Ferrara-Ravenna, le scuole chiuse a Faenza, Castel Bolognese, Selva Malvezzi e San Martino di Molinella, nel bolognese.

Secondo Evangelisti “il maltempo di questi giorni era sicuramente prevedibile” e oltre alle piogge eccezionali, il disastro “in atto è anche dovuto a una mancanza di programmazione efficace per la pulizia e la manutenzione degli argini da parte degli enti pubblici. Molti dei danni e dei disagi precedentemente illustrati potrebbero essere fortemente limitati attraverso una programmazione strutturale degli interventi sui corsi d’acqua, smettendo di trattare le piene come fenomeno emergenziale”.

(Gianfranco Salvatori)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 30 marzo 2023 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio

Ambiente e territorio