Fare chiarezza sull’uso dei fondi per la tutela del suolo.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “l’articolo “Bonaccini e Schlein avevano i fondi statali per evitare le alluvioni. Non sono stati capaci di spenderli e hanno restituito 55 milioni al governo” di Open del 04/05/2023, riferisce che la giunta regionale dell’Emilia Romagna ha restituito fra il 2021 e il 2022 al ministero delle Infrastrutture 55,2 milioni di euro a fronte di un finanziamento di 71,9 milioni di euro ricevuto dallo Stato per la manutenzione e la messa in sicurezza dei corsi di acqua: oggi il presidente Bonaccini, ospite della trasmissione Agorà, ha dichiarato, tra le altre cose, di perseguire la lotta al dissesto idrologico anche attingendo ai fondi del Pnrr, in un’ottica di prevenzione in luogo dell’emergenza. Nell’occasione il presidente ha rimarcato la necessità di utilizzare i fondi della transizione ecologica per arrivare nei prossimi anni a ridurre l’inquinamento atmosferico e ha assicurato massimo impegno per uscire dall’emergenza e avere le risorse per imprenditori e famiglie”.
Evangelisti ricorda anche come “la Corte dei Conti riporta che l’importo in questione è stato restituito perché la Regione non è stata capace di spenderlo nei tempi previsti come stabilito dai contratti di finanziamento a carico dello Stato e la stessa Corte dei Conti riferisce che Bonaccini e Schlein si sono difesi evocando «dinamiche del Patto di stabilità che ha impedito di spendere le risorse residue», giustificazioni che non sembrano aver convinto i Giudici contabili. Nell’articolo di Open si legge che la Regione Emilia-Romagna sostiene di aver impegnato i fondi dopo averli riottenuti, chiarendo che quelli in questione erano destinati al sistema idroviario e non alle opere di sicurezza dei fiumi”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “il dettaglio degli interventi eseguiti con i finanziamenti ottenuti dal Ministero delle Infrastrutture ed i relativi importi e il motivo per il quale non siano stati eseguiti gli interventi previsti nei finanziamenti citati nell’articolo in premessa ed evidenziati nella presente interrogazione e contestualmente se e quando sia prevista la realizzazione di questi ultimi”.
Evangelisti vuole inoltre chiarezza sul dettaglio degli interventi da eseguire con i “fondi del Pnrr per la lotta al dissesto idrogeologico, i relativi importi e le tempistiche di realizzazione e in che modo si intendano utilizzare i fondi della transizione ecologica per ridurre progressivamente l’inquinamento atmosferico”.
La capogruppo chiede anche di sapere a quanto ammontino le risorse necessarie per imprenditori e famiglie e anche l’ammontare delle relative disponibilità regionali.
(Luca Molinari)
La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 30 marzo 2023 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio