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Sessione europea, l’Emilia-Romagna: vogliamo un’Ue più green e solidale

Approvata la risoluzione sulle priorità della Regione in sede europea. La presidente Petitti: “Unità e solidarietà sono le nostre radici, ma sono anche l’orizzonte a cui tendere per trovare le risposte alle sfide del nostro tempo”

Lavoro, scuola, sostegno alle piccole e medie imprese, contrasto alle diseguaglianze di genere, sanità pubblica (con grande attenzione alla salute mentale), politiche a sostegno dell’infanzia, svolta green, sostenibilità alimentare, economia sociale, più digitalizzazione informatica. Più rinnovabili, meno rifiuti e trasporti sempre più ecologici. L’Emilia-Romagna vuole un’Unione europea più solidale e più green.

Disco verde dell’Assemblea legislativa alla risoluzione per la Sessione europea 2023: il voto è arrivato al termine del dibattito fra le forze politiche e sancisce l’annuale confronto tra l’Unione europea e la Regione con quest’ultima che si confronta sulle novità suggerite da Bruxelles e al contempo invia all’Ue le proprie osservazioni in merito alle strategie europee per i prossimi anni. La risoluzione è stata votata per parti separate, in quanto le opposizioni, non condividendo alcuni indirizzi, hanno inteso esprimere il proprio dissenso su specifici obiettivi.

In cima alle priorità, l’aumento del ricorso alle fonti di energia rinnovabile secondo le indicazioni del green deal europeo. L’elettricità prodotta da rinnovabili dovrà raggiungere il 45% del totale entro il 2030: un target che ha a che fare con la sostenibilità ambientale, ma anche con l’indipendenza energetica. Un ruolo importante è affidato all’idrogeno sostenibile, a cui in Emilia-Romagna sono già stati destinati 19,5 milioni di euro del fondo del Pnrr. Sul versante economico, invece, il documento considera fra gli obiettivi quello di una tassazione più armonica delle imprese, che si lega a una revisione delle norme in materia di pagamenti. Centrale anche il piano sull’economia sociale, con particolare attenzione al tema del genere.  

A fare gli onori di casa la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti per la quale “unità e solidarietà sono le nostre radici, ma sono anche l’orizzonte a cui tendere per trovare le risposte alle sfide del nostro tempo che sono sempre più geograficamente trasversali e intersettoriali. Se unita, l’Unione europea ha le capacità per competere con le grandi potenze mondiali e la risposta comune data per contrastare la pandemia ce lo ha dimostrato. E’ quindi fondamentale proseguire su quella strada”.

Emma Petitti è anche entrata nel merito dei temi su cui impegnarsi: “La transizione verde e digitale, un’Europa più democratica e socialmente più equa, sono obiettivi che guardano lontano, che sottendono a una evoluzione del progetto europeo e, per questo, richiedono una maggiore responsabilità da parte di tutti gli attori e una maggiore coesione”.

Ospite d’onore il presidente della Conferenza delle Assemblee Legislative Regionali Europee (CALRE) Rachid Madrane che ha ricordato come la democrazia e l’Europa non si faciano solo nei “palazzi” di Bruxelles, ma partendo dai territori come le Regioni. Madrane ha sottolineato come l’Unione europea debba avvicinarsi ai suoi cittadini mettendo le amministrazioni regionali e locali al primo posto della propria azione.

(Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 30 marzo 2023 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio

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