La Regione Emilia-Romagna è in linea con quanto richiede il sistema nazionale per la gestione del sistema idrico e per la gestione dei rifiuti. Positivi i dati sulla riduzione degli sprechi di acqua e sulla raccolta differenziata. È quanto emerge dalla clausola valutativa della legge regionale 23/2011, con la quale la Regione detta le norme sui servizi pubblici ambientali, presentata nella commissione Territorio (presieduta dal presidente Stefano Caliandro) riunita in seduta congiunta con la commissione Bilancio (presieduta dal vicepresidente Luca Sabattini).
Per quanto riguarda i piani di riduzione delle perdite, la Regione e Atersir hanno individuato nel corso del 2021-2022 alcuni interventi da finanziare nell’ambito del Pnrr e ad oggi risulta finanziato un unico intervento per circa 10 milioni di euro.
Le previsioni in materia di gestione rifiuti riguardano la realizzazione di politiche tese a minimizzare la quantità di rifiuti da smaltire in linea con il Piano regionale di gestione dei rifiuti. La legge regionale 16 inizialmente prevedeva che la tariffazione puntuale dovesse essere avviata in tutti i comuni emiliano-romagnoli entro e non oltre il 31 dicembre 2024. Poiché la misurazione puntuale del rifiuto rientra tra gli strumenti cardine per l’attuazione degli obiettivi del Piano regionale rifiuti 2022-2027, è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra Regione Emilia-Romagna, Atersir e Anci con l’obiettivo di assicurare il massimo coordinamento istituzionale.
(Lucia Paci)
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