Ambiente e territorio

Zamboni (Europa Verde): diminuire i voli cargo all’aeroporto Marconi

La capogruppo presenta un’interrogazione che verrà affrontata nella competente commissione assembleare analizzando dettagliatamente l’attività dello scalo bolognese

“Quali iniziative intende intraprendere la giunta per frenare la crescita incontrollata dei voli cargo nell’aeroporto Marconi di Bologna, in linea con l’obiettivo di graduale ‘phase out’ previsto dalla proposta di piano nazionale degli aeroporti ai fini della ‘riconciliazione con l’ambiente e con il territorio’?”.

A porre il quesito è Silvia Zamboni (Europa Verde) che, con un’interrogazione da discutersi nella competente commissione assembleare, torna a interessarsi dello scalo aeroportuale felsineo.

La capogruppo, nel sottolineare la ripresa trasportistica post Covid, sottolinea come il traffico passeggeri sia ancora inferiore rispetto al 2019 (ultimo anno pre pandemia), “mentre il traffico merci è superiore del 13% nel 2022, confermando il ‘Marconi’ come terzo aeroporto italiano nel settore cargo (era quinto nel 2019)”. A questo aspetto, poi, c’è da aggiungere il rinnovo della convenzione con Ryanair, che ambisce nel 2023 a trasportare oltre 5 milioni di persone che transiteranno nello scalo bolognese.

Ricordando come nei mesi estivi dello scorso anno “sono state numerose le giornate in cui sono stati superati i 100 voli sopra la città”, Zamboni sottolinea l’inquinamento acustico generato dallo scalo, tanto da far eseguire un nuovo studio sull’inquinamento acustico all’Ausl di Bologna che segue a stretto giro quanto eseguito nel 2018. La situazione sarebbe poi resa “ancor più intollerabile per la sistematica violazione del divieto di sorvolo sulla città nella fascia oraria 23.00 – 06.00, violazione motivata da ragioni di sicurezza (ATC)”.

Stante la situazione, la consigliera chiede quindi “se corrisponda al vero che i voli notturni in fascia di divieto vengono annunciati e compaiono nel programma dei voli del Marconi con giorni di anticipo, ergo non sono autorizzazioni concesse per ragioni contingibili e urgenti (ATC)”. Per avere un più puntuale quadro della situazione cargo, la capogruppo chiede anche “a quanto ammontino le penalità a carico delle compagnie aeree per sforamento del divieto di volo notturno” e “se il legame tra l’esplosione del traffico merci dell’aeroporto Marconi e l’incremento dell’inquinamento acustico generato, soprattutto con i voli notturni, sia stato affrontato in sede di commissione aeroportuale, di cui la Regione Emilia-Romagna fa parte e quali siano state le valutazioni. In caso contrario, se la giunta intenda porre il problema all’attenzione della commissione.”

In un ultimo quesito, infine, Zamboni chiede anche notizie delle nuove rilevazioni sul rumore e in particolare interroga per capire “a che punto è il nuovo studio Ausl di Bologna sull’impatto dell’attività dell’aeroporto Marconi sulla salute dei residenti più interessati che doveva essere ultimato entro aprile 2023”.

(Luca Boccaletti)

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