Quali saranno le conseguenze del progetto regionale di “riorganizzazione” delle emergenze urgenze? Lo chiede con un’interrogazione Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) per dare voce alle preoccupazioni espresse dai sindacati di settore, in particolare nell’area metropolitana di Bologna.
“Il progetto presentato in sede di Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) Metropolitana di Bologna, richiede lunghi tempi di realizzazione -ha sottolineato la consigliera-. Nella stessa sede non è emersa alcuna decisione relativa alla gestione della carenza di personale che si verificherà nei prossimi due mesi o meno”.
Ciò premesso Evangelisti chiede risposte per i delegati sindacali medici Amb (Aziende dell’area metropolitana di Bologna) che “hanno chiesto un incontro con le Direzioni sanitarie sul tema degli organici e dell’organizzazione dei pronto soccorso, in particolare per conoscere: i futuri servizi sospesi, interrotti o modificati; le modifiche dei turni e i trasferimenti di sede, previsti e prevedibili, relativi al personale ancora in servizio nei pronto soccorso; le misure di contrasto all’inevitabile ulteriore emorragia di personale dai pronto soccorso a seguito di eventuale peggioramento delle condizioni lavorative”.
(Lucia Paci)