Ripristinare il “corretto uso degli spazi” alla scuola elementare di San Pietro in Casale (Bo), dove un locale è stato adibito ad uso misto aula/mensa.
Lo chiede il consigliere Daniele Marchetti (Lega) in un’interrogazione nella quale spiega come nella scuola “l’ambiente soprannominato “piccionaia” è stato suddiviso (con semplici separé) in due parti, una parte utilizzata come aula didattica per la classe 5ª C; mentre l’altra viene utilizzata, anche contemporaneamente alle lezioni della 5ªC, dagli alunni di tutte le altre classi del plesso De Amicis come refettorio”. Il consigliere vuole sapere se la soluzione “rispetta tutte le norme igienico/sanitarie e del diritto allo studio dei giovani studenti e se è intenzione intervenire per ripristinare il corretto uso degli spazi onde evitare che per il futuro anno scolastico sia leso il diritto ad una buona e corretta educazione dei bambini”.
Lo spazio promiscuo provoca disagio nei bambini e riduce l’attenzione “e la possibilità di un corretto apprendimento di quest’ultimi, come da loro diritto”. Infine, la continua apertura e chiusura delle finestre, in inverno per il ricircolo dell’aria, “potrebbe causare un aumento esponenziale delle probabilità di malattie negli alunni e negli insegnanti della classe 5ªC”.
(Gianfranco Salvatori)