Fare chiarezza sui criteri per la copertura di incarichi vacanti di medici di medicina generale per l’anno 2022 nelle Aziende USL della Regione Emilia-Romagna.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marco Mastacchi (Rete civica) che chiede particolare riguardo all’applicazione della disciplina che attribuisce fino al 2024 la priorità ai medici chirurghi abilitati all’esercizio professionale entro il 31 dicembre 1994.
“A causa di pensionamenti e dimissioni i medici di base stanno diventando sempre più rari in tutto il territorio regionale e in alcune zone abbiamo l’assenza totale con l’invito “forzato” rivolto agli assistiti a recarsi in un altro comune limitrofo, per garantire loro assistenza”, spiega Mastacchi che ricorda come “la procedura di assegnazione degli incarichi vacanti era riservata esclusivamente ai medici già titolari di incarico del ruolo unico di assistenza primaria a tempo indeterminato che concorrevano all’assegnazione solo per trasferimento, ai medici iscritti nella graduatoria regionale per la medicina generale valevole per il 2022, ai medici che abbiano acquisito il diploma di formazione specifica in medicina generale successivamente al 31 gennaio 2021, e ai medici frequentanti il corso di formazione specifica in medicina generale, escludendo di fatto coloro che vantavano il diritto acquisito ad esercitare l’attività professionale di medico di medicina generale in virtù della dell’abilitazione conseguita entro il 31 dicembre 1994: le norme statali prevedono il riconoscimento dei cosiddetti “diritti acquisiti” all’esercizio dell’attività di medico di medicina generale in assenza di titolo non contemplando altro se non la formazione medica di base e l’abilitazione conseguita entro la data del 31 dicembre 1994”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “quali siano i motivi per cui la Regione Emilia-Romagna in merito alla copertura di “ulteriori incarichi vacanti di medici del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta per l’anno 2022 presso le Aziende USL della Regione Emilia-Romagna” non ha applicato la disciplina statale in questione e se considerata anche la contingente carenza dei medici di medicina generale non ritenga opportuno realizzare per il 2023/2024 una graduatoria riservata ai medici chirurghi abilitati all’esercizio professionale entro il 31 dicembre 1994”.
(Luca Molinari)