Mettere in sicurezza le stazioni dell’Emilia-Romagna, in particolare quella di Reggio Emilia.
A chiederlo è Fratelli d’Italia in un’interrogazione a firma di Giancarlo Tagliaferri (primo firmatario) e Luca Cuoghi.
“La situazione di insicurezza diffusa all’interno e nei pressi della stazione ferroviaria di Reggio Emilia sita in Piazzale Marconi ha raggiunto livelli non più tollerabili dai cittadini del quartiere e dai passeggeri di cui si occupa quotidianamente la stampa locale e recentemente anche la televisione nazionale e -spiegano i consiglieri- lo sforzo delle forze dell’ordine, con ronde interforze che hanno portato all’arresto di diversi spacciatori di sostanze stupefacenti, non potrà però essere garantito, nei servizi attuali, molto a lungo, come dichiarato dal Prefetto Vicario in una recente riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, grazie agli ultimi rinforzi assegnati a Reggio Emilia, è stata trovata una prima quadratura del cerchio: gli agenti Polfer adesso sono diciotto, dei quali quattordici pattuglianti e tre in ufficio, più il comandante. Personale sufficiente per concretizzare la proposta di coprire i tre quadranti orari: è vero che in via Turri c’è il posto di polizia, ma anche quello chiude nel pomeriggio: manca un presidio fisso se non notturno almeno serale”
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se intende istituire un tavolo di confronto col Ministro dell’Interno, col Prefetto, con gli organi preposti al controllo del territorio per affrontare il problema della criminalità dilagante in zona stazione dei treni o quali altre iniziative si intendono adottare al fine di garantire la sicurezza ai passeggeri, ai cittadini della zona, ai tassisti che vi operano all’esterno e più in generale alle persone”.
(Luca Molinari)