Nel 2022 in Regione Emilia-Romagna sono state sono state approvate dieci leggi che prevedono anche una “clausola di valutazione” del loro impatto, sono state trasmesse dalla giunta 16 relazioni di ritorno su leggi vigenti e sono state abrogate nove leggi – sono 1.032 quelle abrogate negli oltre cinquant’anni di attività legislativa regionale. In sintesi: si fanno meno leggi ma si guarda di più all’impatto che avranno sulla vita della comunità regionale.
Questa la fotografia del “Ventunesimo rapporto sulla legislazione regionale”, strumento che analizza i principali dati quantitativi e qualitativi collegati all’attività dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.
Il numero delle leggi approvate passa dalle 53 nel 1995 alle 38 del 2000, fino alle 29 del 2013 e alle 25 del 2022. Segno della volontà del legislatore di razionalizzare il corpus normativo regionale. Un progressivo decremento della produzione normativa ancora più marcato negli anni dell’emergenza collegata alla pandemia, 14 leggi approvate nel 2020 e 21 nel 2021. Al 31 dicembre 2022 il numero delle leggi regionali vigenti era pari a 554. Sono solo 2, invece, i regolamenti approvati nel 2022, al 31 dicembre dello stesso anno ne risultavano attivi 47.
“Diventa sempre più importante il tema dell’impatto della norma, che deve essere misurato attraverso specifiche forme di controllo, come ad esempio lo strumento della clausola valutativa – commenta la presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti -. Va in questa direzione l’accordo da poco sottoscritto con il Cineca, finalizzato a misurare la qualità della produzione normativa attraverso sistemi informativi avanzati, come l’intelligenza artificiale. Un processo che guarda al futuro, nella consapevolezza che l’innovazione deve diventare principio di assoluta centralità anche nel pubblico”.
Il rapporto contiene un approfondimento sul tema del valore pubblico: “L’amministrazione crea valore pubblico quando l’insieme delle politiche e delle azioni messe in campo contribuiscono al miglioramento del livello di benessere economico, sociale, ambientale e sanitario della società e del territorio in cui opera – si legge nel rapporto -. Un approccio che richiede di definire obiettivi, risultati attesi e indicatori”.
Rispetto all’attività dei consiglieri regionali risulta un lieve calo del numero di atti presentati rispetto all’anno precedente: 360 atti di indirizzo nel 2022 (nell’anno precedente se ne contavano 404). Con riferimento, poi, all’attività di controllo, nel 2022 risultano presentate 1.187 interrogazioni (nel 2021 erano 1.568) e 58 interpellanze (49 nel 2021). Consistente il numero delle istanze di accesso agli atti: 579 richieste nel solo 2022.
Si registra il ricorso costante alle udienze conoscitive e alle audizioni come strumenti di partecipazione popolare al procedimento legislativo. Riguardo ai tempi medi di approvazione delle leggi emerge che servono 65 giorni per quelle di iniziativa della giunta e 82 giorni per quelle di iniziativa assembleare. Mentre sul piano dei contenziosi non risultano nel 2022 ricorsi del governo nazionale contro leggi della Regione Emilia-Romagna. È confermato l’impegno della Regione alla formazione e attuazione del diritto dell’Unione europea.
Per scaricare la pubblicazione consulta la pagina web dell’Assemblea: https://www.assemblea.emr.it/attivita-1/Servizi-e-uffici/segreteria-affari-legislativi-coord-commissioni/supporto-legislativo/rapporto-sulla-legislazione-della-regione-emilia-romagna.
(Cristian Casali)