Sanità e welfare

Respinta dall’Assemblea la proposta di riforma del sistema sanitario targata Lega

Aprrovata, invece, a una risoluzione, sempre della Lega (emendata dalla maggioranza), per chiedere di estendere a tutto il territorio regionale il sistema delle cosiddette “agende di presa in carico” per gli esami diagnostici e le visite specialistiche di primo accesso

L’obiettivo è quello di spendere meglio, non meno, riducendo i servizi: vogliamo continuare ad assicurare una sanità regionale qualificata e specializzata (anche rispetto al tema delle liste d’attesa), che non costi ai contribuenti un euro in più del necessario. Questo l’obiettivo cardine del progetto di legge di riforma del sistema sanitario regionale presentato dalla Lega (primo firmatario Daniele Marchetti) sottoscritta anche dai colleghi di partito Simone Pelloni, Valentina Stragliati, Michele Facci, Maura Catellani, Emiliano Occhi, Fabio Rainieri, Andrea Liverani, Gabriele Delmonte, Fabio Bergamini, Matteo Rancan, Stefano Bargi, Massimiliano Pompignoli e Matteo Montevecchi.

Fra le proposte contenute nel progetto di legge, spiccano: l’efficientamento della struttura regionale di acquisto per unificare e centralizzare in capo a un solo soggetto le funzioni di supporto alla programmazione sanitaria; l’omogeneizzazione delle procedure fra le aziende e la gestione della selezione e della formazione del personale in capo a un unico soggetto.

La maggioranza ha chiesto il non passaggio all’esame dell’articolato del provvedimento, richiesta approvata dall’Assemblea.

La Lega ha poi presentato una risoluzione, collegata al progetto di legge, per chiedere di estendere a tutto il territorio regionale il sistema delle cosiddette “agende di presa in carico” per gli esami diagnostici e le visite specialistiche di primo accesso per affrontare le situazioni in cui ci sono criticità sulle liste d’attesa. L’atto è stato approvato dall’Assemblea con emendati della maggioranza.

Il primo firmatario del progetto di legge Marchetti ribadisce che “c’è convinzione su queste proposte, dispiace ci sia chiusura dalla maggioranza, non ci fermeremo: speravamo in una proposta della maggiorana in Assemblea, rileviamo però disinteresse, intravvediamo idee confuse, non comprendiamo i veri obiettivi”. Il consigliere ha poi criticato la scelta del Pd a Piacenza di affrontare il tema della riorganizzazione del sistema sanitario “prima in un circolo di partito e poi nella Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss)”: “Non siamo in Cina, siamo in una democrazia”.

La replica di Gian Luigi Molinari (Partito democratico) sull’incontro di Piacenza: “L’assessore regionale Donini è venuto a Piacenza, per un incontro aperto non in un circolo del Pd e ha ribadito che rispetto alle scelte che verranno fatte in sanità saranno coinvolti i sindaci, all’interno della Conferenza territoriale sociale e sanitaria”.

Sullo stesso tema Valentina Stragliati (Lega) ha rimarcato: “Qua nessuno è fesso: la locandina che avete pubblicato conteneva il simbolo del Pd, un evento organizzato dai circoli del Pd, e avete spoilerato in anticipo, anche sui social, le scelte della Ctss”.

Per Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia), sulla riorganizzazione del sistema sanitario regionale, “manca una visione di fondo da parte della maggioranza e devono essere definiti meglio i ruoli rispetto alle competenze e alle responsabilità”. Sì della consigliera alla proposta di legge della Lega: “La riteniamo adeguata, meritava più attenzione”.

Marilena Pillati (Partito democratico) ha sottolineato: “Fatico a ritrovare nel testo della Lega una vera e propria riforma, come dice Marchetti, del sistema sanitario regionale. Si ribadisce quello che già c’è e che fa sì che l’Emilia-Romagna si confermi la prima regione in Italia rispetto all’erogazione delle prestazione ai propri cittadini. E’ lo stesso governo nazionale a riconoscercelo. Certamente ci sono problemi da affrontare, anche per il sottofinanziamento del fondo sanitario nazionale”. Sul tema liste d’attesa e sulla risoluzione della Lega, ha puntualizzato Pillati, “Dobbiamo cercare di mettere in campo tutto il possibile per migliorare la risposta ai bisogni di salute dei cittadini. Accogliamo quindi la risoluzione della Lega, proponendo, con quattro emendamenti, alcune modifiche”.

Sulla stessa linea Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa): “Sono stati consegnati dei bilanci in pareggio delle aziende sanitarie regionali grazie a un intervento straordinario per fronteggiare anche il sottofinanziamento del fondo sanitario nazionale. Un intervento che ha consentito la copertura delle spese non previste”. Il consigliere ribadisce poi che “il modello regionale di una sanità pubblica e universalista va sostenuto”. “Non crediamo che le risposte della Lega siano quelle adatte ai problemi della sanità”, conclude.

Anche per Silvia Zamboni (Europa verde), sulla risoluzione e sugli emendamenti, “è importante prevedere ulteriori risorse dal fondo sanitario nazionale anche per contrastare le liste d’attesa lunghe, inserendo nel sistema sanitario le figure professionali necessarie”.

(Cristian Casali)

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