Ha avuto parere favorevole il progetto di legge “Abrogazioni e modifiche di leggi e disposizioni regionali in collegamento con la Sessione europea 2023. Altri interventi di adeguamento normativo”, discusso in commissione Cultura, presieduta da Francesca Marchetti.
I punti della della giunta che riguardano la commissione Cultura sono stati illustrati dal relatore di maggioranza Marco Fabbri (Partito democratico), mentre quello di minoranza è Maura Catellani (Lega).
Fabbri ha affermato che “si tratta di un lavoro complesso, svolto annualmente, per il controllo, la revisione e la “pulizia” dell’ordinamento. Attivo da 10 anni, questo lavoro vede una prima fase di ricognizione di leggi e regolamenti, per vedere se abrogare, modificare o accorparli. Infine, si valuta anche applicazione delle norme. L’obiettivo è quello di garantire un sistema normativo comprensibile e accessibile a cittadini e imprese”. Il pdl, che si compone di 33 articoli, vede per la Cultura “nove modifiche di articoli di legge e una abrogazione. Tre modifiche importanti sono dedicate ad Arter, legge sulle Case degli illustri e nuova legge sul Terzo settore. L’unica abrogazione riguarda una norma dei Beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia-Romagna naturali (ma la legge era già stata liquidata nel 2021) le cui funzioni sono state assorbite dal settore Patrimonio e dall’assessorato alla Cultura”.
La semplificazione normativa ha portato in dieci anni all’abrogazione di 342 leggi regionali, 10 regolamenti regionali, 148 disposizioni normative. La sburocratizzazione avviene attraverso la Sessione europea con il Refit, il programma periodico di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione della Commissione, il quale intende fare in modo che le leggi dell’UE producano gli obiettivi, che si prefiggono a un costo minimo, a vantaggio dei cittadini e delle imprese.
(Gianfranco Salvatori)