Più di tre miliardi e mezzo di investimenti per sostenere imprese e ricerca. Lo prevede il Piano regionale attività produttive (Prap) approvato dalla giunta della Regione Emilia-Romagna e presentato nel corso della commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini.
Il piano riguarda il periodo 2023-2025 e comprende fondi provenienti dal Pnrr e da fondi europei (tra cui anche il Fser e il Fse+), oltre che risorse regionali: l’obiettivo è sostenere lo sviluppo delle imprese e delle filiere e mantenere alti i livelli di imprenditorialità, accrescere l’export e l’attrattività internazionale del territorio, aumentare la partecipazione e la dinamicità del mercato del lavoro, rafforzare l’ecosistema della ricerca e dell’Innovazione, rendere più sostenibile e bello il territorio regionale e rendere le città e i territori «incubatori e acceleratori» dei servizi innovativi. Le parole d’ordine sono sviluppo sostenibile e digitalizzazione: due fondamenti promossi anche dai piani europei su cui si basano in modo trasversale tutti i bandi a disposizione di imprese e soggetti pubblici.
“Operiamo perché il nostro territorio e le nostre imprese siano messe in condizione per continuare ad essere competitive in Europa e nel mondo”, spiega la presidente Rontini.
“Vogliamo tenere insieme sviluppo e innovazione sociale, questo provvedimento chiude il cerchio avviato con il Patto per il lavoro e per il clima: vogliamo consolidare le pratiche e gli investimenti che stanno andando bene e allo stesso tempo fare le scelte che servono per corrispondere ai cambiamenti tecnologici che stiamo vivendo”, sottolinea l’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla.
(Luca Molinari)