Disciplinare e promuovere i biodistretti a livello regionale, anche da un punto di vista economico, creando “un’alleanza” tra agricoltori, allevatori e trasformatori bio, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni, con lo scopo di diffondere la cultura del biologico, i principi dell’agro-ecologia e favorire un modello di sviluppo sostenibile.
È quanto prevede una proposta di legge di Silvia Zamboni (Europa Verde) composta di 10 articoli presentata nel corso della commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini.
“Vogliamo promuovere e favorire la libera aggregazione delle imprese collegate all’agricoltura biologica; valorizzare e sostenere tutte le fasi della filiera del biologico (produzione, confezionamento, trasformazione, commercializzazione, distribuzione e promozione)”, spiega Zamboni che, partendo da quanto previsto dalla legge nazionale in materia, chiede che il nuovo provvedimento regionale favorisca e semplifichi l’applicazione delle norme di certificazione biologica e ambientale e promuova la coesione e la partecipazione dei soggetti economici e sociali dei territori.
“Puntiamo alla riduzione dell’impatto ambientale, delle emissioni di gas serra e della produzione dei rifiuti, alla salvaguardia delle risorse idriche, alla limitazione di consumo di suolo, alla promozione dell’apicoltura e al sostegno alle attività ecocompatibili collegate all’agricoltura biologica, quali l’offerta di prodotti biologici anche trasformati nella ristorazione pubblica e collettiva, la vendita diretta, la filiera corta, l’attività agrituristica, l’eco-turismo rurale e culturale e quello enogastronomico bio”, sottolinea la consigliera di Europa verde.
Il relatore di minoranza Fabio Rainieri (Lega) ha sottolineato che “non si sa come sarà finanziata questa legge e, pur non essendo stata ancora fatta l’audizione con le parti sociali, apprendiamo che la proponente, Silvia Zamboni, ha preparato alcuni emendamenti. Come relatore di minoranza non sono mai stato coinvolto. Visto che le norme statali in materia sono dello scorso dicembre e siamo a giugno c’era tutto il tempo per essere coinvolti. Sinceramente penso che si debba ritirare il provvedimento e rifare le cose come vanno fatte anche coinvolgendo la minoranza. Se questo è il modo di operare della maggioranza non farò il relatore di minoranza”.
Dal canto suo la presidente Rontini ha rassicurato che svolgerà il proprio ruolo di garanzia nei confronti sia della maggioranza sia della minoranza e che nelle sedi istituzionali si opererà per trovare un accordo ampio e condiviso sull’iter della legge, auspicando che si creino le condizioni affinché Rainieri possa restare relatore di minoranza. Silvia Zamboni ha sottolineato che le risorse finanziarie saranno individuate in sede di Bilancio.
(Luca Molinari)