“Ha ragione Daria Bonfietti: la politica ha il dovere di continuare a lottare contro il muro di gomma che ancora ci impedisce di sapere tutta la verità sulla strage di Ustica. È nostro compito assicurare il diritto dei cittadini di sapere perché, in tempo di pace, fu abbattuto un aereo civile. In quella notte del 27 giugno 1980 insieme al Dc9 dell’Itavia precipitò in mare anche la credibilità di gran parte dello Stato italiano: depistaggi, segreti, omertà. Come sempre avviene nella tragica storia italiana ogni volta che c’è una strage parte la macchina della disinformazione e del depistaggio. Un’offesa alle vittime la cui risposta è da sempre la lotta delle Istituzioni democratiche per la verità, per squarciare il velo di ipocrisia che accompagna le pagine più buie della storia italiana. Una lotta che ha mobilitato Stato e cittadini e a cui l’Assemblea legislativa ha sempre dato il proprio contributo supportando le attività dell’Associazione dei famigliari delle vittime della strage di Ustica. Un impegno che porteremo avanti anche nei prossimi anni”.
La presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti ha così ricordato il 43esimo anniversario della strage di Ustica, l’esplosione del Dc 9 dell’Itavia in viaggio tra Bologna e Palermo, con a bordo 81 passeggeri, avvenuta il 27 giugno 1980.