La giunta spieghi quali modalità ha utilizzato per effettuare la ricognizione dei danni causati dall’alluvione il cui ‘censimento’ è stato trasmesso dai Comuni interessati. Lo chiede la Lega con un’interrogazione firmata da Massimiliano Pompignoli (primo firmatario) e Daniele Marchetti.
Facendo riferimento nello specifico a Cesena, Pompignoli ha spiegato: “Nell’elenco dei danni da alluvione sono stati inseriti anche il rifacimento della copertura della biblioteca Malatestiana, per 1 milione di euro, e di palazzo Albornoz, per 600mila euro, entrambi a ‘causa di allagamento’, e altri interventi in centro storico, come il Palazzo del Ridotto, nonostante sia evidente che né il centro storico cesenate né le strutture citate sono state toccati da allagamenti e dalle conseguenze dell’esondazione del Savio. Nell’elenco, inoltre, è segnalato un cospicuo numero di frane senza alcuna specificazione e il progetto di messa in sicurezza del Torrente Cesuola, con una stima di oltre 15 milioni di euro, quando è noto che il problema ‘Cesuola’, collegato alla criticità idraulica, è da decenni nell’agenda delle amministrazioni comunali che si sono succedute a Cesena”.
Pertanto, ha sottolineato il consigliere, “è opportuno che la Regione preveda una ricognizione degli elenchi dei danni per alluvione trasmessi dai Comuni per verificarne i contenuti e l’attendibilità e che effettui una verifica approfondita sul censimento cesenate. Non possono essere inseriti interventi non collegati direttamente all’alluvione, che potrebbero inghiottire risorse da destinare esclusivamente a sanare i danni subiti”. Massimiliano Pompignoli, infine, chiede “a che punto sia il progetto di risanamento ambientale, strutturale e idraulico del torrente Cesuola nonché quante risorse siano state destinate alla sua realizzazione e da quali enti”.
(Lucia Paci)