COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità. Facci (Lega): “Rispettare le norme in materia di defibrillatori”

Presentata un’interpellanza per chiarire i motivi del ritardo nell’attuazione della legge regionale su questi dispositivi salvavita

L’attuazione della legge regionale 19 in materia di defibrillatori è in ritardo: la giunta ne chiarisca i motivi e indichi quante sono le risorse economiche complessivamente investite per dare attuazione alla normativa, distinte per annualità e ambiti di intervento. Sono i quesiti oggetto di un’interpellanza presentata da Michele Facci (Lega) che ha evidenziato la necessità di tenere fede “allo specifico Programma promosso e sostenuto dalla Regione per la diffusione dei defibrillatori semiautomatici esterni”.

“Il 18 maggio -ha ricordato il consigliere- ho interrogato la giunta per conoscere a che punto fosse la situazione ma dalla risposta ricevuta dall’assessorato alla Sanità emerge che di fatto non è stata ancora data attuazione all’articolo 15 della legge, in quanto il Programma regionale per la diffusione dei DAE (Defibrillatori automatici esterni) non risulta ancora completato, a distanza di ben 5 anni dalla promulgazione”.

“Inoltre -ha aggiunto Facci- poiché la Regione oltre alle numerose proprie sedi vigila su 50 enti, partecipa a 17 società, e controlla 70 enti di diritto privato, è abbastanza sorprendente conoscere che gli apparecchi DAE (inseriti all’interno del Registro regionale unico dei defibrillatori) presenti nelle sedi della Regione e degli enti e aziende ad essa collegate siano soltanto 23”.

(Lucia Paci)

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