Infrastrutture e trasporti

Paruolo (Pd): chiarire perché il traffico all’aeroporto Marconi non avviene per piste contrapposte

“Nel caso di meno di 14 movimenti l’ora, si potrebbe evitare il sorvolo della città, come certifica uno studio di Enav commissionato dalla stessa società aeroportuale”. Il consigliere chiede i dati di decolli e atterraggi e una simulazione per l’utilizzo della sola pista del lato ovest

L’aeroporto di Bologna, e in particolare le piste e l’Iresa (tassa di scopo), sono al centro di un’interrogazione del consigliere Giuseppe Paruolo (Partito democratico).

Otto i quesiti posti dal consigliere alla Regione. Il primo riguarda il traffico aereo per “piste contrapposte” e che cosa impedisca di adottare questa procedura operativa. Il traffico potrebbe avvenire utilizzando il “solo lato ovest in tutte le fasce orarie che prevedono meno di 14 movimenti/ora, ovviamente fatte salve le esigenze di sicurezza, in conformità con l’ordinanza ENAC (Ente nazionale aviazione civile) 11/2016, con le prescrizioni sul tributo dell’Iresa previste dalla Legge regionale 8/2019 e alla luce del recente rapporto tecnico di ENAV (Ente nazionale assistenza al volo) commissionato dall’Aeroporto Marconi, che fissa, appunto, in 14 movimenti/ora la soglia sotto la quale questa modalità operativa è possibile”.

Paruolo chiede, poi, perché Aeroporto Spa non possa “rispondere a questa domanda, posto che ENAV ha svolto il suo compito indicando, nel rapporto consegnato nel marzo 2023, tale soglia di 14 movimenti/ora per l’uso ‘a piste contrapposte’, quindi sul solo lato ovest, e questo a tutti gli effetti pare consegnare al decisore la facoltà di disporre tale operatività”. La Regione spieghi, quindi, in quali modi e tempi “intenda interpellare sul punto, oltre che Aeroporto Spa, anche ENAC ed ENAV per le proprie rispettive competenze”. Il consigliere dem chiede anche un report storico di decolli e atterraggi “che contempli un congruo periodo di tempo (ad esempio l’ultimo semestre, o meglio ancora l’ultimo anno) e che consenta di evidenziare – oltre alla pista utilizzata per decollo o atterraggio – anche il numero di movimenti aerei all’ora avvenuti lungo tutto il corso della giornata”. Ottenuti i dati, scrive Paruolo, si effettui “una simulazione dell’applicazione della regola che prevede di usare il solo lato ovest ‘per piste contrapposte’ ogni qualvolta il numero di movimenti/ora è inferiore a 14, evidenziando il numero di sorvoli di Bologna che in questo modo si sarebbero evitati rispetto a quelli effettivamente avvenuti”. In base ai dati e alla simulazione, il consigliere chiede di “calcolare l’importo dell’Iresa che si è effettivamente cumulata con l’operatività avvenuta e quale sarebbe stato invece l’importo nel caso in cui fosse stata in vigore (e rispettata) la regola sopra descritta”. Va, inoltre, verificata la possibilità che questo tipo di risultati non dovrebbe essere “specificamente richiesto, ma sia contenuto nei report aperti al pubblico sotto forma di open data, forniti da Aeroporto Spa come parte della normale rendicontazione e resi pubblici sia da Aeroporto Spa sia dalla Regione in un’ottica di amministrazione trasparente”.

Infine, Paruolo vuole conoscere quale sia “l’impegno di Aeroporto Spa nell’integrare le cifre risultanti dall’applicazione dell’Iresa e lo stato di elaborazione del programma pluriennale di interventi citato dall’amministratore delegato di Aeroporto nella sua risposta in commissione assembleare, con la previsione dei prossimi passi per la redazione di tale documento e del livello di condivisione pregresso e futuro con le istituzioni di tale programma pluriennale”.

Nell’interrogazione, il consigliere ha ricordato che il recente Studio aeronautico per l’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna Spa, commissionato da Aeroporto e realizzato da Enav, certifica la possibilità “per l’Aeroporto di operare decolli e atterraggi senza sorvoli della città di Bologna, usando quindi solo il lato ovest “per piste contrapposte”, nelle situazioni in cui i movimenti aerei previsti sono contenuti entro il limite di 14 all’ora”. Paruolo ricorda che “l’amministratore delegato Nazareno Ventola (sentito in commissione) ha motivato la propria non risposta alla mia domanda nel mondo seguente: “Sull’uso delle piste contrapposte anche al di fuori della fascia oraria notturna, questo è un tema di ENAV, non possiamo rispondere”.

(Gianfranco Salvatori)

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