Ambiente e territorio

Gibertoni (Misto): stop a disboscamenti selvaggi come quelli per il Nodo di Rastignano

L’assessore Barbara Lori: “Si tratta di un’opera già appaltata da Anas negli anni ’90 a cui si è dato corso dopo aver avuto la valutazione di impatto ambientale”

Giulia Gibertoni

“Bisogna smettere di sottrarre spazio ai corsi d’acqua del territorio regionale fermando immediatamente, e con una previsione normativa straordinaria e ad hoc, la cementificazione del territorio regionale in corso ormai da decenni”. A chiederlo, in un question time, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che riporta il caso di due opere a suo parere incompatibili con la tutela ambientale in via di realizzazione in Emilia-Romagna: il Nodo di Rastignano e il percorso ciclopedonale nel Parco fluviale del torrente Savena.

“Si deve smettere di continuare a sottrarre spazio ai corsi d’acqua del territorio regionale, più in generale fermando immediatamente, e con una previsione normativa straordinaria e ad hoc, la cementificazione del territorio regionale in corso ormai da decenni, evitando anche, come nel caso di specie, di realizzare opere infrastrutturali come le due sopra citate: il percorso ciclopedonale nel Parco fluviale del torrente Savena e il secondo lotto del Nodo di Rastignano, a pochi metri e addirittura nell’alveo del Savena, già precedentemente devastato con il taglio, nel 2014-2015, di 50mila alberi e pochi mesi fa di altri 1.757 alberi facenti parte della vegetazione ripariale, riconoscendo invece l’importanza ecologica e sistemica, nonché di difesa dal dissesto idrogeologico di detti boschi ripariali”, spiega Gibertoni.

Netta la risposta dell’assessore Barbara Lori per la quale “le norme di riferimento per la pianificazione comunale prevedono da diversi decenni dei vincoli sui temi in oggetto. Rispetto alla compatibilità degli interventi infrastrutturali con l’assetto idraulico del territorio è bene ricordare che le Autorità di Bacino hanno approvato e aggiornato nel corso degli anni svariati piani che puntano a tutelare il territorio. Non si intravvede dunque la necessità di una nuova normativa specifica e per quanto riguarda il Nodo di Rastignano si tratta di un’opera già appaltata da Anas negli anni ’90 a cui si è dato corso dopo aver avuto la valutazione di impatto ambientale”.

Parole alla luce delle quali Gibertoni si è detta insoddisfatta perché si tratta di un progetto superato.

(Luca Molinari)

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