Infrastrutture e trasporti

Mastacchi (Rete Civica): riaprire la strada provinciale per Monzuno

“Molti disagi per i cittadini e le imprese di trasporto. Cittadini preoccupati, anche perché altri tratti sono chiusi”. Il sottosegretario Baruffi: “La riapertura è prevista a settembre con la ripresa dell’anno scolastico”

La Regione dica quali sono i tempi per completare “i lavori di ripristino della strada provinciale 59 al fine di cercare di attenuare il più possibile i disagi ai cittadini e quale siano i motivi che ostacolano la prosecuzione delle attività, in un territorio già fortemente compromesso prima dell’alluvione e con diversi cantieri attivi”. A restare chiusa è la Sp 59 “di competenza della Città Metropolitana di Bologna, al km 2+000 in comune di Monzuno”.

Lo ha chiesto, al question time, Marco Mastacchi (Rete Civica). Al capogruppo di Rete Civica ha risposto il sottosegretario alla presidenza della giunta, Davide Baruffi , il quale ha riferito che la riapertura è “prevista a settembre, per la riapertura delle scuole”.

Diverse segnalazioni hanno, infatti, indicato la chiusura di quel tratto di strada. Il cantiere avviato si è fermato, ha scritto Mastacchi, “e la cittadinanza è molto preoccupata, soprattutto perché il territorio versava già in una situazione critica a causa di altre strade chiuse con enormi disagi per i cittadini”. La strada provinciale, continua il consigliere “oltre a collegare Monzuno a Vado è percorsa anche dai pendolari di Loiano e Monghidoro per raggiungere il casello autostradale di Sasso Marconi, considerato che al momento anche la Fondovalle Savena e la SP7 valle dell’Idice non sono percorribili”. Servono soluzioni concrete, ha concluso Mastacchi, e “tutte le infrastrutture coinvolte della Città Metropolitana rappresentano fondamentali collegamenti per l’Appennino e se la chiusura di alcune di esse ha messo in crisi l’intero ambito, con ripercussioni pesanti su famiglie e attività, altrettanto dannoso e pericoloso è iniziare i lavori e poi interromperli”.

Il sottosegretario Baruffi ha risposto che “sono state chieste informazioni alla Città metropolitana di Bologna. Dopo la chiusura dovuta alla prima alluvione, la Città metropolitana aveva stanziato 3 milioni di euro ed erano iniziati i lavori. Ma la seconda alluvione, sempre a maggio, ha impedito riapertura del cantiere della Sp 59, perché la ditta incaricata dei lavori è stata dirottata sulla Sp 325 per opere di “somma urgenza”. Il cantiere ora ha ripreso l’attività e la conclusione dei lavori è prevista entro l’apertura delle scuole a settembre”.

Marco Mastacchi si è detto “soddisfatto. Visti i gravi danni, i tempi sono accettabili. Adesso serve attenzione perché non ci siano intoppi”.

(Gianfranco Salvatori)

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