Infrastrutture e trasporti

Amico (ER Coraggiosa): chiarezza su sospensione estiva fermate Alta velocità in stazione Mediopadana

La risposta del Sottosegretario Davide Baruffi: “Non è una tratta ferroviaria di competenza regionale, ma l’assessore ai Trasporti Corsini ha ugualmente chiesto a Rfi di fare i lavori senza bloccare il traffico ferroviario”

La Regione è stata preventivamente informata da Rfi della decisione di sospendere le fermate dell’Alta Velocità nella stazione Mediopadana di Reggio Emilia? La sostituzione di quattro deviatori non poteva essere effettuata senza interrompere completamente il traffico ferroviario?

A chiederlo, in un’interrogazione, è il capogruppo di ER Coraggiosa Federico Alessandro Amico che ricorda come “alcuni giorni fa Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Ferrovie dello Stato) ha annunciato la chiusura di fatto della stazione ferroviaria Mediopadana di Reggio Emilia per dodici giorni in piena estate, questo perché dal 7 al 18 agosto sono previsti lavori di rinnovo dei binari, il che comporterà l’interruzione delle fermate dei treni Frecciarossa, Frecciargento e Italo che percorrono la linea ad Alta Velocità, mentre altri lavori, questa volta sulla linea Milano-Bologna, potrebbero modificare la circolazione di regionali e Intercity, rendendo più complessi gli spostamenti dei viaggiatori”.

A rispondere per l’amministrazione regionale è il Sottosegretario alla Presidenza Davide Baruffi: “Questo tratto di tratta ferroviaria non è di competenza della Regione e la Regione non è stata informata dalle Ferrovie di questi lavori, quindi non possiamo dare un giudizio sul fatto se i deviatori potevano essere sostituiti senza interrompere il traffico ferroviario. L’assessore ai Trasporti Corsini ha chiesto a Rfi di fare i lavori senza bloccare il traffico ferroviario e siamo in attesa di una risposta”.

Parole alla luce della quali Federico Amico si è detto soddisfatto perché la Regione ha confermato la propria attenzione per i cittadini capendo le difficoltà che questi lavori e la sospensione dei treni provocano.

(Luca Molinari)

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