Imprese lavoro e turismo

Meno burocrazia e tempi certi per la realizzazione di reti elettriche

L’Assemblea legislativa approva la proposta di legge avanzata dal Pd per la semplificazione nel campo energetico. Andrea Costa (Pd): diamo norme chiare per risolvere i problemi. Simone Pelloni (Lega): abbiamo aggiornato una norma obsoleta, siamo per una produzione di energia diffusa e plurale

Meno burocrazia e tempi certi per le autorizzazioni: con il voto favorevole di tutti i consiglieri presenti nell’Aula dell’Assemblea legislativa, diventa legge la proposta del Partito democratico sulla gestione delle reti elettriche e la distribuzione di energia.

Autorizzazione unica per la costruzione, esercizio e modifica delle reti e degli impianti di distribuzione di energia elettrica, rilasciata dalle Regioni; la denuncia inizio lavori (Dil) per la realizzazione di interventi che riguardano la costruzione e l’esercizio di reti di media tensione interrate o in cavo aereo fino a determinate estensioni, nonché la realizzazione di opere indispensabili alle reti stesse. Autocertificazione per gli interventi di rinnovo, ricostruzione e potenziamento delle reti e degli impianti di distribuzione di energia elettrica esistenti di media tensione. Sono, poi, previsti anche interventi per la manutenzione delle reti e degli impianti esistenti, semplificazione per l’acquisizione di atti necessari agli interventi di realizzazione o rinnovo, ricostruzione e potenziamento delle linee elettriche.

Sono questi i punti principali del progetto di legge proposto dal Partito democratico (prima firmataria Palma Costi, e sottoscritta anche da Andrea Costa, Matteo Daffadà, Marcella Zappaterra, Luca Sabattini, Manuela Rontini, Roberta Mori, Marco Fabbri, Massimo Bulbi, Pasquale Gerace e Antonio Mumolo) approvato oggi dall’Assemblea legislativa che interviene sulle autorizzazioni per la costruzione e l’esercizio delle infrastrutture appartenenti alla rete di distribuzione elettrica e delle procedure riguardanti le reti e gli impianti di distribuzione di energia elettrica non facenti parte della rete elettrica di trasmissione nazionale.

A spiegare il senso della nuova legge è il relatore di maggioranza Andrea Costa (Pd) che ha ricordato come “il nostro obiettivo è decarbonizzare entro il 2050 e arrivare al 100% di rinnovabili entro il 2035: ricordo che la Regione ha investito 8,5 miliardi sul tema delle rinnovabili e che quest’anno gli emiliano-romagnoli hanno conosciuto per la prima volta la povertà energetica. Per ottenere questo obiettivo bisogna affrontare e risolvere un collo di bottiglia che si chiama burocrazia e -sottolinea il consigliere democratico- questo si fa avendo norme chiare come, appunto, stiamo facendo approvando questa legge con la quale si danno strumenti ai tecnici, soprattutto ad Arpae, per quel che riguarda l’autorizzazione unica e un vademecum chiaro che dica cosa serve per autorizzare ogni apparecchiatura che si colleghi alla rete distributiva nazionale. In udienza conoscitiva abbiamo avuto il parere favorevole di tutti i soggetti operanti nel settore e ne abbiamo recepito tutti i suggerimenti per integrare la legge”.

“Bisogna andare incontro ai suggerimenti degli stakeholder e accoglierne i suggerimenti: servono tempi certi”, spiega il relatore di minoranza Simone Pelloni (Lega) per il quale “bisogna capire bene come viene prodotta l’energia in Emilia-Romagna. Siamo favorevoli a una produzione di energia diffusa e plurale e questa Regione ha aggiornato una legge obsoleta per trovare soluzioni che, in primo luogo, riducano i tempi della burocrazia”.

“Questa Regione è partita prima di altre per affrontare i temi legati all’energia su cui abbiamo sempre ragionato a 360 gradi”, spiega Palma Costi (Pd), che nel ripercorrere quanto è stato fatto nel corso degli anni sul tema energia ha ricordato come “questo progetto di legge modernizza la modalità con cui si affronta il tema delle autorizzazioni: è un testo di legge che dà delle certezze, permette agli operatori di lavorare in massima serenità e di programmare il loro lavoro in un settore dove ci sono in ballo milioni di investimenti. Mi auguro che questa certezza dei tempi faccia sì che gli operatori del settore costruiscano reti di distribuzione intelligenti oltre che favorire la manutenzione. Il nostro obiettivo è avere dei territori sempre più connessi e intelligenti”.

Soddisfazione per la legge è stata espressa anche da Giulia Pigoni (Lista Bonaccini) che ha ricordato come sia importante puntare sulla formazione del personale che dovrà occuparsi di applicare la nuova legge. In tal senso, è stata approvata una risoluzione sottoscritta dai gruppi consigliari di maggioranza che invita a favorire la collaborazione tra Regione ed Enti Locali per la formazione del personale.

“Questa legge è un provvedimento più che opportuno per il nostro territorio e per la salute delle persone: si conciliano i temi ambientali ed energetici con quelli della salute”, spiega Silvia Zamboni (Europa Verde).

(Gianfranco Salvatori e Luca Molinari)

Imprese lavoro e turismo