Costituire poli archivistici regionali per preservare il nostro patrimonio culturale, razionalizzare gli spazi, creare un più efficace sistema di conservazione e consultazione. Sono, in sintesi, i punti contenuti nella proposta di legge di iniziativa popolare, giudicata ammissibile, presentata in commissione Cultura, presieduta da Francesca Marchetti che ha espresso parere positivo.
In particolare, nella proposta viene richiesto che la Regione predisponga un piano per la costituzione di poli archivistici territoriali nei Comuni capoluogo e mantenendo altresì come ambito ottimale quello delle Unioni.
L’assessore alla Cultura Mauro Felicori ha sottolineato che “il tema degli archivi ha un interesse di nicchia ma avere archivi ricchi, ben conservati, facilmente accessibili e digitalizzati è la base di tutta l’attività culturale e di ricerca. Il quadro che abbiamo davanti non è confortante perché negli ultimi tempi lo Stato ha diminuito le attenzioni ma la Regione è presente e attenta a questo ambito. Nel Pnrr c’è un finanziamento per gli archivi e la parte delle risorse destinate alle Regioni le impiegheremo per digitalizzare periodici dell’800 e di fine 700 che rappresentano uno strumento di conoscenza formidabile”.
Per Francesca Maletti (Partito democratico) “è positivo il fatto che non siamo all’anno zero. Questa proposta è uno sprone per andare avanti e mettere a disposizione l’enorme patrimonio che abbiamo. Ma bisogna lavorare sulla carenza di personale e di risorse”.
Federico Alessandro Amico (ERCoraggiosa) ha ricordato come di recente “ha preso il via un’azione di approfondimento in chiave digitale e di ricerca storica per Reggio Emilia attorno ai fatti del 7 luglio 1960”.
(Lucia Paci)