Governo locale e legalità

Regione: l’assestamento punta su diritti e contrasto alle diseguaglianze

Le commissioni Parità e Statuto hanno approvato la manovra da 125 milioni di euro

Diritti, contrasto alle diseguaglianze e impegno per le politiche di genere.

Disco verde della commissione Parità presieduta da Federico Alessandro Amico e di quella Statuto presieduta da Silvia Piccinini alla manovra estiva da 125 milioni di euro proposta dalla giunta e composta da rendiconto, assestamento e collegato.

Nel suo intervento il relatore di maggioranza Luca Sabattini (Pd) ha ribadito quanto già detto durante tutto l’iter del rendiconto, dell’assestamento e del collegato ovvero che l’assestamento sconta le difficoltà frutto della guerra in Ucraina, che ha provocato un aumento dell’inflazione, del mancato stanziamento da parte del governo dei fondi per coprire le spese Covid per la sanità e delle conseguenze dell’alluvione che lo scorso maggio ha colpito l’Emilia-Romagna. “Bisogna che il governo dia risposte alle esigenze del settore della sanità”, spiega Sabattini, per il quale quello alla salute e alla sanità pubblica è un diritto universalistico e di inclusione irrinunciabile, perché “la sanità non deve diventare un elemento di ulteriore diseguaglianza”. “Il rifinanziamento per 7 milioni del fondo per l’affitto regionale è la dimostrazione della nostra attenzione a temi come il diritto alla casa e all’abitare, diritti che non devono essere ad appannaggio solo di chi ha redditi elevati”, spiega Sabattini.

“Bisogna tagliare i cosiddetti rami secchi del sistema regionale per recuperare risorse per politiche produttive. Quello che colpisce è sempre il tema sanità: non è vero che il governo ha scarsa attenzione alla sanità pubblica, visto che per il 2023 ha aumentato i fondi per la sanità”, spiega il relatore di minoranza sul rendiconto Daniele Marchetti (Lega), che ricorda anche come “il Pd critica il governo per il fondo affitti, ma nel 2022 i soldi c’erano eppure la Regione è stata così lenta che ai cittadini i fondi 2022 sono arrivati solo ora”.

Sulla stessa linea il relatore di minoranza dell’assestamento Michele Facci (Lega) che ha ricordato come “il bilancio è in difficoltà e va monitorato perché la spesa sanitaria condiziona tutto il bilancio regionale come dimostrato dal bilancio delle Ausl e dalla decisione della Regione di varare, nei mesi scorsi, una legge regionale per contrastare il disavanzo regionale in sanità. L’aver chiuso il buco di bilancio della sanità, però, non è la soluzione al problema. Per la sanità regionale è giunto il momento delle scelte”.

(Luca Molinari)

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