Sostenere il riconoscimento del diritto all’oblio per le persone che sono state affette da patologie oncologiche, a non subire discriminazioni nell’accesso all’adozione di minori e ai servizi bancari e assicurativi.
A chiederlo è una risoluzione del Partito democratico a firma di Pasquale Gerace (primo firmatario), Andrea Costa, Antonio Mumolo, Luca Sabattini, Francesca Marchetti e Marcella Zappaterra.
“Le persone che sono state affette da patologie oncologiche possono subire discriminazioni e pregiudizi nell’accesso all’adozione di minori, ai servizi bancari e assicurativi, a causa della loro precedente condizione di salute: il diritto all’oblio è il diritto di non essere sottoposti a trattamenti differenziati o sfavorevoli in ragione di fatti passati che non hanno più rilevanza giuridica o sociale ed il diritto all’oblio è riconosciuto dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo”, spiegano i democratici per i quali “è necessario recepire le indicazioni provenienti non solo dall’Unione europea, ma anche dall’esperienza giuridica di altri Stati membri dell’Unione, al fine di tutelare i diritti e la dignità delle persone che sono state affette da patologie oncologiche”.
Da qui l’atto ispettivo per impegnare la giunta “ad adottare provvedimenti atti a sostenere il riconoscimento del diritto all’oblio per le
persone che sono state affette da patologie oncologiche, a non subire discriminazioni nell’accesso all’adozione di minori e ai servizi bancari e assicurativi e ad intraprendere ogni iniziativa necessaria e opportuna nell’ambito della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, al fine di accelerare e portare a compimento il processo legislativo relativo alla
questione”.
Il Pd chiede inoltre di a promuovere in ogni sede opportuna il dibattito pubblico utile a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul diritto all’oblio oncologico.
(Luca Molinari)