Sanità e welfare

Facci (Lega): “Negato il rimborso a una disabile bolognese che ha avuto un guasto alla carrozzina”

L’assessore Raffaele Donini: “Me ne sto occupando. Alla ragazza era stato chiesto un preventivo, ma lei ha spedito uno scontrino. Non condivido l’atteggiamento dell’Azienda sanitaria”

Ancora nessuna risposta dal presidio dell’Ausl a Casalecchio di Reno, nel bolognese, per la carrozzina motorizzata, in riparazione, di una disabile che ha pagato di tasca propria e non ha avuto alcun rimborso. La Regione intervenga “per permettere alle persone con disabilità di ricevere un’assistenza adeguata e realmente inclusiva rispetto alle proprie esigenze quotidiane”.

La richiesta alla giunta, con un’interrogazione, è di Michele Facci (Lega). L’atto è stato firmato anche dalla consigliera Valentina Stragliati. In commissione Politiche per la salute, presieduta da Ottavia Soncini, la risposta è stata data dall’assessore alla Sanità, Raffaele Donini. “Queste – ha scandito Facci – sono le interrogazioni che non si vorrebbero mai fare, per avere un diritto”.

Il consigliere ha esposto il caso di una ragazza di Sasso Marconi che non riesce a riavere il rimborso per una riparazione alla propria carrozzina, dopo un guasto occorso alla stessa mentre era all’estero. “La ragazza – ha affermato Facci – ha speso 36 euro, ma i soldi non le sono stati mai rimborsati e non è mai stata data risposta al Difensore civico che aveva chiesto chiarimenti alla Ausl. Inoltre, il mancato rimborso contrasta con le linee di mandato della giunta dove si afferma che si intende potenziare il sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie”.

Donini ha risposto di essersi informato sulla vicenda e “che le riparazioni sono a carico dell’Ausl (anche se avvengono all’estero). Se serve una riparazione si chiede un preventivo. In questo caso, 7 giugno 2022 ci sono state e-mail tra ragazza e L’ufficio protesi dell’Ausl che in breve tempo ha chiesto alla donna un preventivo. La ragazza ha risposto allegando lo scontrino della spesa, ma l’Ausl non ha potuto rimborsare. Non condivido l’atteggiamento dell’Ausl, e mi sto attivando per fare chiarezza, perché va fatto prevalere il diritto al rimborso, attestando magari la congruità della spesa anche in seguito. Quando una procedura impedisce una prestazione si ha un avvitamento burocratico, che va evitato”.

Facci ha affermato che “la risposta mi convince, sono soddisfatto. Oltre che far prevalere la sostanza sulla forma, invito a svolgere una verifica sul servizio pubblico che, se avesse agito in modo meno burocratico, avrebbe evitato le spiegazioni. Ma è grave che all’intervento del difensore civico l’Ausl non abbia risposto. E’ un atto di arroganza verso la Regione e verso di lei assessore”.

(Gianfranco Salvatori)

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