Riaprire le scuole a settembre in modo da assicurare un normale inizio dell’anno scolastico.
È la richiesta emersa nel corso della commissione Cultura che, presieduta da Francesca Marchetti, si è riunita a Castel Bolognese, uno dei comuni della provincia di Ravenna tra i più colpiti dall’alluvione dello scorso maggio.
“Con la commissione di oggi, la seconda sul territorio dopo quella di martedì scorso a Casola Valsenio, vogliamo dimostrare la nostra reale vicinanza al territorio, agli amministratori locali e ai cittadini”, spiega la presidente Marchetti, che ricorda come “Castel Bolognese sia uno dei comuni più colpiti dall’alluvione, siamo al fianco della nostra comunità, una realtà che ha deciso di reagire e di rialzarsi partendo proprio da un punto fondamentale della nostra società come è quello della scuola, la cui valenza formativa non può essere ridotta a causa dell’alluvione. Lavoriamo per un anno scolastico che inizi all’insegna della normalità il 15 settembre prossimo”.
La conta dei danni delle scuole di Castel Bolognese e più in generale nella provincia di Ravenna è ingente: 4 scuole su 5 danneggiate a Castel Bolognese, 44 scuole danneggiate in tutta la provincia ravennate.
“Bisogna impedire che anche una sola sezione a settembre non riapra causa alluvione, sarebbe una sconfitta del nostro Paese. Per questo fin dalle prime ore dopo l’alluvione abbiamo operato per rimettere in funzione le scuole, abbiamo cercato le ditte che lavorino anche in agosto, le abbiamo trovate e vogliamo ripartire con le scuole aperte il 15 settembre”, spiega Luca Della Godenza, sindaco di Castel Bolognese, per il quale “abbiamo investito molto sulle scuole materne, saranno la scuola simbolo dell’alluvione e della nostra ripresa”.
Sulla stessa linea il sindaco di Solarolo Stefano Briccolani, per il quale occorre un grande sforzo per una ricostruzione record delle scuole e degli asili nido. “Stiamo facendo una corsa contro il tempo, anche una sola settimana di ritardo può rendere vano il nostro impegno. Dobbiamo avere la certezza che ci siano le risorse per fare fronte ai lavori svolti”.
“Ringrazio tutte le istituzioni, in particolare la commissione Cultura e l’assessore regionale alla Scuola Paola Salomoni per la vicinanza che ci hanno dimostrato non solo nel momento dell’emergenza ma anche dopo”, sottolinea Maria Luisa Martinez, consigliera delegata all’Istruzione per la Provincia di Ravenna, che ricorda come “far partire correttamente il nuovo anno scolastico è assicurare il diritto allo studio”.
A fare il quadro generale della situazione della ricostruzione post alluvione in Emilia-Romagna è il vicedirettore generale dell’Ufficio scolastico regionale Bruno E. Di Palma, che ricorda come a livello regionale l’alluvione abbia danneggiato 119 edifici scolastici: “Siamo impegnati a garantire la messa in sicurezza di tutte le scuole danneggiate, a oggi sono disponibili 7 milioni di euro (di cui oltre 3 milioni nel ravennate) per le scuole statali”.
Incentrata sulla provincia di Ravenna, invece, la relazione di Paolo Bernardi, dell’Ufficio Scolastico dell’ambito Territoriale di Ravenna: “Ho fiducia che non solo le scuole riapriranno il 15 settembre, ma anche che con i primi freddi avremo già ripristinato tutti gli impianti di riscaldamento in tutti gli istituti”. Bernardi ha confermato come “dal Governo stanno arrivando le risorse previste anche se ci potrebbero essere un po’ di questioni da risolvere sulle potenzialità di spesa”.
“L’alluvione è stata immessa per tutta la nazione, abbiamo ascoltato con interesse le reazioni del territorio: i problemi sono tanti e molto grandi, non dobbiamo cedere alla tentazione che spostando il problema al livello superiore si risolva”, spiega Luca Cuoghi (Fdi). “Occorre fare scelte chiare”, conclude.
“Ringraziamo i sindaci e tutte le istituzioni per il lavoro sinergico fatto fin dai primi momenti dopo l’alluvione, dobbiamo proseguire così per fare la ricostruzione nel miglior modo possibile”, spiega Marilena Pillati (Pd), che invita a non abbassare il livello dell’impegno nonostante la minor attenzione mediatica al tema alluvione. “È vero, ci sono scelte da fare e la scuola deve essere al centro dell’impegno principale della ricostruzione”, insiste Pillati.
Netta Manuela Rontini (PD): “Dobbiamo tenere alta l’attenzione sul tema alluvione e ricostruzione, grazie a tutti coloro che hanno lavorato e stanno lavorando per il territorio. Un grazie particolare a tutti i sindaci: è importante che arrivino le risorse che i Comuni hanno speso per l’attività di somma urgenza”.
“Sento l’esigenza di fare un passo in più rispetto a quanto detto fino ad ora, ovvero sapere quali sono i servizi per l’infanzia che a settembre rischiano di non aprire o aver problemi: bisogna garantire non solo la scuola dell’obbligo e le superiori, ma anche i servizi per l’infanzia”, spiega Valentina Castaldini (Fi).
“La scuola, così come la salute, è tra le priorità della ripresa e della ricostruzione, dobbiamo assicurare la riapertura delle scuole e il funzionamento del riscaldamento per l’inverno negli edifici danneggiati: per questo serve chiarezza sui finanziamenti”., spiega Francesca Maletti (Pd).
“Bisogna operare perché i sindaci possano essere loro a intervenire in modo efficace, noi dobbiamo dare loro gli strumenti per questo obiettivo “, spiega Marco Mastacchi (Rete Civica).
Per Marta Evangelisti (Fdi) bisogna essere grati ai sindaci per il lavoro fatto: “Il Governo ha affermato che ci saranno le risorse necessarie, non apprezzo le polemiche preventive di chi mette in dubbio questa cosa. Lasciamo le polemiche a quella eventuale fase due che – dice Evangelisti – spero non ci sarà ovvero l’eventuale momento in cui le promesse non siano state rispettate”.
Per la giunta è intervenuta l’assessora alla Scuola Paola Salomoni: “Abbiamo incontrato ieri Comuni e Province interessati dall’alluvione di maggio per fare il punto della situazione e concludere una ricognizione puntuale sull’anagrafe regionale dell’edilizia scolastica, da poter inviare una relazione al commissario Figliuolo. Come giunta confermiamo che la ripresa dell’anno scolastico a settembre è una delle nostre priorità, confermata anche dal commissario. Insieme ai territori siamo tutti uniti per riaprire la scuola cercando di fare tutto ciò che è necessario. Per questo ringrazio i sindaci e con loro tutte le strutture comunali e provinciali che in questo momento stanno lavorando instancabilmente per far fronte alla mole di lavoro per la ricostruzione”.
(Luca Molinari)