Fare chiarezza sulla convenzione che l’Ente di Gestione per i Parchi e la biodiversità-Delta del Po ha stipulato con la “Associazione Nazionale Libera Caccia, segreteria comunale 7 Lidi” per le attività di gestione idraulica nelle Valli di Comacchio, e alla mancanza di personale che impedisce a un Ente Parco così importante di svolgere tutte le funzioni che gli competono.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Silvia Zamboni (Europa Verde) che ricorda come “da notizie apparse sulla stampa locale, risulta che l’Ente di Gestione per i Parchi e la biodiversità-Delta del Po ha difficoltà ad attuare tempestivamente le succitate manovre idrauliche a causa della mancanza di organico, in particolare relativamente agli operai addetti alla gestione delle Valli di Comacchio, la cui disponibilità è ampiamente sottodimensionata rispetto alla pianta organica. Questa situazione sarebbe all’origine della richiesta fatta alla Associazione Nazionale Libera Caccia, segreteria comunale 7 Lidi di partecipare alla gestione dei manufatti idraulici di Foce e Bellocchio, mediante effettuazione delle manovre idrauliche necessarie. L’Associazione dovrà comunicare il nominativo del coordinatore incaricato di tenere i rapporti con l’Ente, nonché figura responsabile dell’operato dei volontari e di mantenere gli opportuni rapporti con la direttrice dell’Ente”.
Zamboni ricorda come “contro l’accordo stipulato tra l’Ente di Gestione per i Parchi e la biodiversità-Delta del Po e l’Associazione Nazionale Libera Caccia, segreteria comunale 7 Lidi si sono espressi i partiti di opposizione nel Consiglio comunale di Comacchio: “È già la seconda volta in pochi mesi – hanno dichiarato – che senza interpellare le parti politiche e sociali del territorio vengono prese decisioni discutibili, miopi e incapaci di delineare una chiara visione strategica per il comparto vallivo da anni in condizioni di progressivo abbandono: i partiti di opposizione ritengono inoltre sbagliato affidare la delicatissima gestione idraulica delle acque in Valle ad una associazione venatoria, senza consultare le altre associazioni, ben più rappresentative, e nemmeno il mondo ambientalista”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “se, alla luce della convenzione che l’Ente di Gestione per i Parchi e la biodiversità-Delta del Po ha stipulato con l’Associazione Nazionale Libera Caccia, segreteria comunale 7 Lidi per le attività di gestione idraulica nelle Valli di Comacchio, non ritenga inopportuno il coinvolgimento diretto di una associazione privata di cacciatori – di cui non si conosce il possesso delle necessarie competenze – nella gestione delle acque delle Valli di Comacchio, e se e come intenda intervenire per porre rimedio alla mancanza di personale che impedisce a un Ente Parco così importante di svolgere tutte le funzioni che gli competono”.
(Luca Molinari)