Il governo attui la Riforma dello sport e individui risorse dedicate allo sport di base e il potenziamento del credito di imposta sulle sponsorizzazioni.
A chiederlo è una risoluzione del Partito democratico a firma Andrea Costa (primo firmatario), Francesca Marchetti, Antonio Mumolo, Marcella Zappaterra, Pasquale Gerace, Nadia Rossi e Marilena Pillati.
“Dal primo luglio è entrata in vigore la nuova normativa attuativa che interviene sulla Riforma dello sport, relativo al riordino e alla riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo: pur nella condivisione dello spirito della riforma occorrerebbe, però, una sua attuazione graduale e progressiva, in modo da consentire alle società sportive di base di organizzarsi adeguatamente e dare loro il tempo necessario di trovare le modalità utili a far fronte ai maggiori oneri e non incorrere in bilanci deficitari”, spiega il Pd per il quale “si ritiene comunque sbagliato far pagare l’INAIL per i compensi da lavoro sportivo sotto i 5000 euro; l’82% dei 500.000 lavoratori sportivi è oggi sotto questa soglia), dato che rende chiaro quanto sarebbe insostenibile la situazione da parte delle società sportive”.
Da qui la risoluzione per impegnare la giunta a sollecitare il Governo “affinché valuti
– una progressiva attuazione della riforma e costante confronto con il mondo sportivo per valutare eventuali correttivi e l’individuazione di risorse dedicate allo sport di base per aiutare le società sportive a sostenere, almeno nella fase iniziale, l’attuazione della riforma”.
Per i democratici il governo deve anche potenziare il credito d’imposta sulle sponsorizzazioni, che incoraggerebbe le imprese ad investire maggiormente nelle società sportive.
(Luca Molinari)