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Bilancio Emilia-Romagna. Sanità, territorio e cultura: la Regione investe su sviluppo e coesione

Tra le voci principali spiccano: 28 milioni per il Fondo regionale per la non autosufficienza, 20,7 milioni a favore del trasporto pubblico locale, 18 milioni per i livelli essenziali di assistenza, 7 milioni per le politiche per gli affitti. Approvato anche il “rendiconto 2023”: le prime reazioni dei consiglieri

Fondi straordinari per welfare, cultura e sostegno all’affitto. Previste misure specifiche per i locali che fanno musica dal vivo danneggiati dal Covid. E’ iniziata in Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna la discussione sull’assestamento 2023: la manovra estiva proposta dalla giunta consiste in 125 milioni di euro. Queste le principali voci della manovra: 28 milioni per il Fondo regionale per la non autosufficienza, 20,7 milioni a favore del trasporto pubblico locale, 18 milioni per il finanziamento aggiuntivo per livelli di assistenza superiori ai LEA (livelli essenziali di assistenza), 7 milioni per le politiche per gli affitti, 8,5 milioni per trasferimenti alle Province, 5 per i  milioni per trasferimenti ad AIPO (l’agenzia interregionale per il fiume Po) per la cura del territorio, 8 milioni per le somme urgenze alla Protezione Civile, 9 milioni per i servizi educativi per l’infanzia e per interventi volti a facilitare l’accesso e la frequenza alle attività scolastiche e formative, 5,5 milioni per contributi ed attività nel settore della cultura, 3,2 milioni per la promozione di grandi eventi sportivi e di eventi di rilievo regionale e locale, 3,1 milioni per l’attuazione di progetti di marketing e di promozione turistica, 2,7 milioni a favore del piano telematico regionale, 5 milioni a favore di Arpae. Infine, 20 milioni per l’edilizia sanitaria e il suo efficientamento energetico.

“Ci sono risorse importanti per la cura del territorio, l’ambiente, la ricostruzione post alluvione e in particolare i fondi per l’affitto, che rappresentano una scelta in controtendenza rispetto al governo nazionale, che ha deciso di azzerare il fondo di propria competenza “, spiega il relatore di maggioranza Luca Sabattini (Pd), che ricorda poi come “l’assestamento rifinanzia anche alcune politiche per noi prioritarie come il sostegno al settore sociosanitario, a fronte del calo delle risorse statali, e un intervento come risposta ai primi danni provocati dall’alluvione di maggio. Occorre che il governo stanzi le risorse necessarie per la tenuta del servizio sanitario regionale, alla luce dei costi dovuti al Covid e all’inflazione”.

Per il relatore di minoranza Michele Facci (Lega) “l’assestamento è fortemente influenzato dalla necessità di trovare risorse per la sanità, questo rischia di ridurre la possibilità di investire su altri settori: la Regione avrebbe avuto uno spazio di manovra di 1,5 miliardi, ma l’assestamento è di soli 125 milioni. Questo dimostra come debba essere rivista la modalità di gestione della spesa regionale e per fare questo servono scelte innovative sulla sanità”.

L’Assemblea ha approvato in mattinata anche il “rendiconto 2022”, l’atto che certifica la stabilità dei conti della Regione. Per Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) “questo rendiconto sconta il quadro difficile segnato dalla guerra e dalla pandemia, la nostra Regione ha il dovere di impegnarsi per lo sviluppo e la coesione sociale. Esiste il tema in sanità dei mancati trasferimenti da Roma”, mentre Silvia Zamboni (Europa Verde) è intervenuta sul tema sanità: “A parte il Conte II con il ministro Speranza, tutti i governi hanno tagliato in sanità, noi siamo stati molto critici indipendentemente dal colore politico degli esecutivi. Serve una risposta al tema dei mancati incrementi dei trasferimenti statali a fronte delle spese straordinarie del Covid e dell’inflazione”. Temi ripresi anche da Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa), che ha sottolineato come si debba dare risposta ai problemi sociale e legati alla sanità, iniziando dal tema della casa, dell’affitto e della sanità. Marta Evangelisti (Fdi) ha replicato alle critiche del centrosinistra sul tema “sanità e governo” facendo una lunga disamina della sanità regionale e ricordando le scelte fatte in questi anni dalle giunte Errani e Bonaccini: “Si è proceduto a un accentramento, penso all’Ausl Romagna, e a un calo dei servizi offerti ai cittadini. Come ci ha fatto notare anche la Corte dei Conti occorre fare una riflessione seria sulla sanità ragionale e sui suoi costi e smetterla di tirare sempre in causa il governo nazionale”. Netto anche Marco Mastacchi (Rete civica) che ha ricordato l’importanza di un maggiore controllo della spesa sanitaria da parte delle Ausl perché “non è possibile che nessuno sia responsabile quando finiscono i soldi”. Antonio Mumolo (Pd) ha sostenuto l’importanza di richiedere al governo, come sollecitato in ordini del giorno del centrosinistra e del Movimento 5 stelle, di introdurre anche in Italia il salario minimo: “Ci sono milioni di persone che lavorano con salari più  bassi di 9 euro all’ora, ricordo che in Europa la maggior parte degli Stati ha il salario minimo e non si tratta certo di nazioni simili all’Unione sovietica, è un fatto di civiltà politica”. E’ intervenuta anche  Valentina Castaldini (Fi) per la quale “votare o meno il rendiconto è come votare o meno la fiducia alla giunta, la Regione deve fare delle scelte nette”. Castaldini ha poi presentato un ordine del giorno per mappare i posti letto per universitari e ha chiesto sgravi fiscali per i proprietari di casa che affittano a prezzi calmierati”. Dal canto suo Daniele Marchetti (Lega) ha ricordato come “anche la Corte dei Conti ha sollevato dubbi sulle Ausl. Non si può buttare la palla al governo nazionale dicendo che non tiene alla sanità pubblica, visto che il governo per il 2023 ha aumentato le risorse. La Regione deve cambiare passo e fare delle scelte. Di malagestione della sanità regionale non ne abbiamo parlato solo noi, ma anche i vostri tecnici: serve aprire un dibattito in commissione Politiche per la salute sul futuro della nostra sanità, per decidere come dovrà essere”.

(Luca Molinari)

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