Precisare a quanto ammonta l’adeguamento della remunerazione dei servizi socio-sanitari in Emilia-Romagna, gli eventuali residui nei singoli territori provinciali del Fondo regionale per la non autosufficienza, lo stato della ridefinizione dei criteri di accreditamento e conseguentemente le tariffe, le eventuali azioni a supporto degli enti locali in materia. È quanto chiede con un’interrogazione a risposta immediata Valentina Castaldini (Forza Italia).
“In particolare -ha spiegato la consigliera- è opportuno conoscere come verrà coperto l’aumento di circa 3 euro per posto letto legato all’aumento dei costi e se ci saranno ricadute per i Comuni. Dato che tale aumento, per l’anno 2023, non è attualmente coperto e gli enti locali si trovano cifre significative non previste a cui far fronte, occorre precisare il conseguente adeguamento della remunerazione”.
Ha risposto l’assessore al Welfare Igor Taruffi: “Il fondo per la non autosufficienza, che ammonta complessivamente a 547 milioni di euro, è stato aumentato di 28 milioni con l’assestamento di bilancio che abbiamo votato. Questa cifra serve in buona parte per riconoscere ai gestori l’aumento di 3 euro per posto letto delle strutture accreditate che lo scorso anno era stato coperto coi residui. Stiamo lavorando per rimodulare i criteri di accreditamento”.
La consigliera si è detta parzialmente soddisfatta: “La buona notizia è che la Regione non chiederà ai Comuni gli aumenti di 3 euro a posto letto. Spiace non ci sia stata adeguata comunicazione prima a riguardo perché questa interrogazione è nata proprio raccogliendo la preoccupazione degli enti locali”.
(Lucia Paci)