Ambiente e territorio

Piccinini (M5s): “No a nuove estrazioni di gas in Alto Adriatico”

La risposta dal sottosegretario Davide Baruffi: “La Regione Emilia-Romagna è aggiornata costantemente su queste attività, sul Delta del Po attivato un tavolo tecnico, siamo contrari alle concessioni entro le 12 miglia”

No a nuove estrazioni di gas nell’Alto Adriatico, sia da pozzi nuovi che da quelli già esistenti.

La richiesta, con un’interrogazione a risposta immediata in aula, arriva da Silvia Piccinini (Cinquestelle).

“Risultano ammesse, in deroga alla legislazione in materia, le concessioni di coltivazione, con evidenti rischi ambientali, di idrocarburi nel tratto di mare tra il quarantacinquesimo parallelo e il parallelo che attraversa la foce del ramo di Goro del fiume Po, a una distanza dalla costa superiore a 9 miglia”, sottolinea la consigliera. Sul tema, spiega la capogruppo, “il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha affermato, in una intervista di fine giugno, che questo non sarebbe più ‘un mantra del ministero’”. Al contrario, prosegue, “il ministro Pichetto Fratin ha annunciando un nuovo decreto, previsto per settembre, per dare nuovo impulso alle trivellazioni”.

La risposta arriva in aula dal sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi: “La Regione Emilia-Romagna è aggiornata costantemente su queste attività, sul Delta del Po attivato un tavolo tecnico, siamo contrari alle concessioni entro le 12 miglia, a Roma chiediamo che queste autorizzazioni siano concordate con la Regione Emilia-Romagna”.

“La norma salva trivelle è tuttora in essere, il rischio che si proceda con le estrazioni c’è, serve invece puntare sulle rinnovabili”: in replica Piccinini.

(Cristian Casali)

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