Oltre 3,5 miliardi di investimenti per sostenere imprese e ricerca.
Disco verde dell’Assemblea legislativa al Piano regionale attività produttive (Prap), il pacchetto di interventi a sostegno di ricerca e imprese che, per il biennio 2023-2025, comprende fondi provenienti dal Pnrr e da fondi europei (tra cui anche il Fser e il Fse+), oltre che risorse regionali.
“L’obiettivo è sostenere lo sviluppo delle imprese e delle filiere e mantenere alti i livelli di imprenditorialità coniugando sviluppo e giustizia sociale: è importante favorire l’accesso al credito visto le difficoltà che stanno avendo molte aziende, specie quelle femminili. Dobbiamo sostenere la transizione ecologica e l’innovazione tecnologica”, spiega la relatrice di maggioranza Roberta Mori (Pd), nel sottolineare l’importanza dell’azione della Regione che è riuscita a mobilitare fondi europei e risorse proprie.
Dal canto suo il relatore di minoranza Matteo Rancan (Lega) ha ricordato come “bisogna sostenere l’attività delle aziende puntando sulla semplificazione della burocrazia e questi bandi non vanno in questa direzione anche perché il Patto per il clima impone regole più rigide di quelle della normativa nazionale. Spiace che non ci sia stata un’analisi di quanto avvenuto in precedenza per migliorare l’attività della Regione”. Rancan ha anche ricordato come “alcuni aspetti della programmazione proposti dalla giunta sono superficiali, serve più coraggio e ricordiamoci che su 3,6 miliardi solo 100.000 sono fondi regionali”.
Soddisfazione per l’approvazione del finanziamento alle imprese è stato espresso dall’assessore alle Attività produttive Vincenzo Colla che ha ricordato che questo provvedimento si inserisce a pieno nell’attività svolta in questi anni dalla Regione a sostegno della ricerca e del sistema produttivo emiliano-romagnolo. “Se ci sono 3,5 miliardi di fondi europei vuol dire che siamo bravi ad attrarli”, spiega l’assessore replicando alle critiche della Lega.
(Luca Molinari)