“Fermare in Emilia-Romagna la vivisezione, evitare poi che sia finanziata con denaro pubblico”.
La richiesta arriva, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, da Giulia Gibertoni (gruppo Misto).
Alla consigliera, in particolare, risulta che “l’Ausl di Modena sia stata rimborsata con 38.961,04 euro per attività formativa (per tutto il territorio regionale), di durata biennale, rivolta agli operatori degli stabilimenti utilizzatori di animali per sperimentazioni”. Per Gibertoni “sarebbe, invece, necessario e prioritario, come peraltro previsto dal ministero, finanziare percorsi formativi su metodi alternativi alla sperimentazione animale”. La nostra giurisprudenza, aggiunge, “prevede l’obbligo per chi opera in questo settore di provare che non esistano alternative a una sperimentazione invasiva sugli animali”.
Gibertoni vuole quindi sapere dall’esecutivo regionale “se intenda continuare a ignorare i dati su numero e specie di animali oggetto di sperimentazione animale effettuata da strutture pubbliche e private sul territorio regionale”. Chiede poi “quali siano le prospettive di una concreta applicazione di metodi alternativi alla sperimentazione”. Sullo stesso argomento vuole anche conoscere “cosa si stia facendo in regione per lo sviluppo e la convalida di metodi alternativi e per la formazione del personale dedicato”.
(Cristian Casali)