“Intraprendere azioni di competenza, anche di carattere normativo, volte a stabilire indirizzi di azione maggiormente stringenti per le Aziende sanitarie in relazione ai tempi di emissione dei solleciti di pagamento per visite verosimilmente non disdette, al fine di evitare il ripetersi di simili situazioni”.
La sollecitazione viene dalla capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti, la quale in un’interrogazione pone il tema delle sanzioni emesse dalle varie Ausl a molti anni di distanza per visite mediche che si ritengono non disdettate. Evangelisti, prende spunto dalla vicenda di una 90enne disabile reggiana che nei giorni scorsi si è vista recapitare una sanzione di 34,86 euro dall’Ausl di Reggio Emilia per una visita oculistica del 2017 che si ritiene non disdettata.
La consigliera, nel riportare la dichiarazione del figlio dell’anziana per cui “a distanza di così tanti anni è molto difficile verificare se la visita non sia stata effettivamente annullata”, sollecita la Regione “ad aprire una seria riflessione sulla lentezza dei tempi burocratici della suddetta azienda, situazione che genera conseguentemente gravi disagi per i cittadini che vedono recapitarsi sanzioni che verosimilmente nemmeno si aspettavano di ricevere”.
Sottolineando come l’Ausl reggiana avrebbe potuto mandare un secondo sollecito prima dell’ingiunzione di pagamento a scadenza dei termini di legge, Evangelisti chiede all’esecutivo regionale anche “se intenda avviare verifiche di competenza presso l’Ausl di Reggio Emilia per il caso in questione e per capire, in linea generale, quanti siano i casi simili, ovvero di visite che si presume non annullate e particolarmente datate nel tempo, e le motivazioni di tale lentezza”.
(Luca Boccaletti)