Chiarire quali saranno gli effetti sull’Emilia-Romagna dei tagli del governo al Pnrr.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Stefano Caliandro (Pd) che ricorda come “il governo ha proposto un taglio del Pnrr che mette a rischio alcuni progetti strategici per il Paese, in particolare quelli legati alla transizione ecologica e al contrasto al dissesto idrogeologico, togliendo alle Regioni alcuni progetti strategici già inseriti nel Pnrr. Tali progetti non sono stati sostituiti con altra programmazione da risorse certe, ma solo da intenzioni generiche e da una procedura burocratica che rischia di rallentare l’attuazione del Pnrr”.
Caliandro sottolinea come “nella proposta del governo mancano all’appello 16 miliardi. Il documento redatto dal governo Meloni parla della prossima programmazione del Fondo di sviluppo e coesione, dei fondi europei, del fondo investimenti della sanità o genericamente di fondi nazionali, ma nessuna di queste è una copertura finanziaria certa: nella migliore delle ipotesi si tratta di buone intenzioni”. “Il Pnrr – incalza il consigliere – è un’occasione storica per modernizzare il Paese e rafforzare la coesione sociale e territoriale e le forze politiche di opposizione hanno manifestato apertura alla collaborazione al presidente del Consiglio dei Ministri a condizione che si smetta di tagliare i fondi, tenuto conto che il Pnrr non è di una parte politica, ma di tutto il Paese, e che ha ricevuto queste risorse dall’Europa per sostenere investimenti e lavoro nella transizione energetica e digitale, per creare i servizi dove mancano e per colmare i divari del Sud ma anche delle aree interne”.
(Luca Govoni)