Marta Evangelisti (Fdi) chiede delucidazioni sullo stato di degrado degli impianti sportivi del comune di Valsamoggia in provincia di Bologna. A pochi giorni dalla pubblicazione di un video su alcuni social network attestante “le condizioni di degrado in cui versa il centro sportivo di Bazzano, sede anche di diversi tornei di basket, volley, calcetto e svariati altri sport” la consigliera chiede lumi alla giunta regionale.
Rimarcando come il comune di Valsamoggia sia nato dalla fusione dei comuni di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno, alle porte di Bologna, la capogruppo ricorda come sul territorio insistano 9 diversi impianti sportivi a servizio di svariate discipline sportive. Venendo poi alla struttura di Bazzano, Evangelisti sottolinea in particolare le problematiche relative al pavimento del campo da basket che, “costituendo un serio pericolo di infortuni, rappresenta verosimilmente una delle cause di allontanamento dei più giovani dal centro sportivo, determinando di fatto un’offerta sportiva non omogenea in termini di qualità del servizio”.
In forza della situazione riscontrata, la rappresentante di Fratelli d’Italia chiede “a chi è affidata la gestione e la manutenzione del Centro sportivo di Bazzano e se intenda accertare le eventuali responsabilità dell’ente gestore”. In aggiunta a questa domanda, Evangelisti prosegue chiedendo “se lo stato di degrado dovuto all’omessa o scarsa manutenzione ordinaria del centro sportivo sia dovuta a una cattiva gestione delle risorse economiche da parte dell’amministrazione comunale di Valsamoggia o dal gestore del complesso e se intenda interloquire con l’amministrazione comunale per porre rimedio alla situazione di incuria e degrado, supportando Comune o ente gestore anche sotto il profilo economico”.
Più in generale, infine, l’esortazione all’esecutivo regionale per “condurre un’indagine su ogni impianto e complesso sportivo di Valsamoggia, anche congiuntamente all’amministrazione comunale, al fine di individuare e risolvere ciascuna eventuale criticità relativa al decoro e alla manutenzione delle strutture stesse e garantendo all’utenza un’offerta sportiva omogenea in termini di qualità del servizio”.
(Luca Boccaletti)