Ambiente e territorio

Mastacchi (Rete Civica): stabilire i livelli minimi di qualità delle acque

Presentata un’interrogazione per chiedere un adeguamento al recente Regolamento Ue che stabilisce le prescrizioni minime per il riutilizzo delle acque affinate

Stabilire i livelli minimi di qualità delle acque utilizzate per irrigare frutteti, ortaggi, prati, mais, in quanto le crescenti pressioni cui sono sottoposte le risorse idriche nei Paesi dell’Unione Europea determinano spesso un deterioramento della qualità delle acque stesse. È la sollecitazione di Marco Mastacchi (Rete Civica) che attraverso un’interrogazione chiede alla giunta di attivarsi coinvolgendo il ministero competente e di realizzare campagne informative per i cittadini con un costante monitoraggio della qualità delle acque, al fine di una gestione attenta delle risorse idriche sotterranee e di limitare o ridurre il loro utilizzo qualora siano presenti livelli eccessivi di pesticidi, metalli pesanti, microplastiche, idrocarburi policiclici aromatici.

“Dal 26 giugno -ha sottolineato il consigliere- è attivo il Regolamento Ue che stabilisce, per la prima volta, le prescrizioni minime per il riutilizzo delle acque affinate come risorsa alternativa per usi civili, industriali e agricoli irrigui in tutti gli stati membri della Comunità europea. L’obiettivo è offrire parametri comuni fra gli Stati membri”.

Da qui l’atto ispettivo poiché, ha chiuso Mastacchi “le acque in uscita da impianti di depurazione sono solo una minima quantità rispetto alle centinaia di milioni di metri cubi di acque che provengono invece dai nostri fiumi e dalle falde, che vengono usate quotidianamente per uso irriguo e sulle quali non esiste alcuna normativa a livello nazionale che definisca i parametri minimi di qualità che devono possedere”.

(Lucia Paci)

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