La Regione faccia chiarezza sui ritardi nella “realizzazione della fibra ottica per incrementare la velocità di internet nelle zone di Tolè e Cereglio e per quale motivo dopo il sopralluogo nel periodo primaverile (aprile 2023), da parte di Lepida, non sono stati comunicati riscontri ai soggetti interessati per l’esecuzione dei lavori fino alla mensilità di giugno”.
E’ uno dei quesiti posti da Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, in un’interrogazione. La consigliera vuole anche sapere “se e da quanto tempo gli organi competenti sono a conoscenza delle criticità afferenti ai problemi di connessione internet nella zona e se e quante risorse sono state stanziate per potenziare la fibra nell’appennino bolognese dal 2018 al 2022”. Infine, Evangelisti chiede la la giunta intenda relazionare sullo “stato di avanzamento della copertura in tutti i comuni della Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, di quella della Samoggia, di quella del Setta Savena e del circondario imolese”.
Sull’Appennino bolognese, scrive Evangelisti, ci sarebbero ritardi a causa “di infrastrutture tecnologiche ed informatiche che non consentono collegamenti di rete rapidi e veloci”. E un caso emblematico è l’azienda Cerelia (acque minerali), a Cereglio, che “non avrebbe i software aggiornati e non riuscirebbe ad effettuare le conference call e partecipare ai convegni on-line”. E la bassa velocità non consentirebbe nemmeno gli aggiornamenti oltre alle costanti interruzioni della connessione. E i disagi riguardano anche le zone di Tolè e Cereglio, e la copertura della scuola di Tolè, “poiché l’assenza della fibra di rete veloce non consentirebbe una adeguata informatizzazione della scuola”.
Evangelisti ricorda che l’azienda Cerelia e il sindaco di Vergato, da tempo hanno segnalato alla “Regione Emilia-Romagna che i lavori per l’installazione della fibra per Internet veloce non sarebbero ancora stati effettuati con conseguenti criticità”. Lepida, continua la consigliera FdI avrebbe effettuato in primavera alcuni sopralluoghi senza però dare il via a interventi sulla fibra affermando, a giugno, che “non vi sono tempi certi per gli interventi e problemi di risorse. I problemi di risorse, sarebbero addebitati dalla Regione Emilia-Romagna in seguito all’incremento dei prezzi delle materie prime e dell’energia che, conseguentemente, hanno arrecato un incremento dei costi del collegamento in fibra tra Cereglio e Tolè”.
La consigliera conclude sostenendo che nonostante il bando del governo “Italia 1Giga”, nell’ambito Pnrr, il quale prevede il collegamento tra edifici “con l’inserimento, da parte della Regione, del progetto del collegamento per la scuola di Tolè e lo stabilimento dell’Acqua Cerelia, gli organi competenti avrebbero dovuto risolvere tale problematica già da tempo al fine di tutelare l’efficienza della aziende nella zona, la realizzazione della didattica digitale, la valorizzazione dei marchi produttivi e la possibile creazione di nuovi posti o possibilità lavorative”.
(Gianfranco Salvatori)