COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità Modena. Cuoghi (Fdi): “L’Ausl faccia chiarezza sul conferimento di funzioni dirigenziali”

Presentata un’interpellanza per chiarire le assegnazioni, seppur temporanee, di ruoli senza rispettare la graduatoria di un concorso svolto lo scorso anno

La giunta chiarisca i motivi per cui l’Ausl di Modena ha conferito, seppur temporaneamente, funzioni di dirigente assistenziale nei distretti di Sassuolo, Mirandola e Carpi, pur avendo a disposizione la graduatoria risultante da una regolare procedura concorsuale. Lo chiede con un’interpellanza Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia)

“In questo modo -ha commentato il consigliere- sono stati sovraccaricati professionisti già titolari di altre funzioni e non è stato effettuato il regolare scorrimento della graduatoria per la copertura dei ruoli strategici. Mi risulta da segnalazione che l’Ausl di Modena, ha incaricato due professioniste come ‘referenti della direzione assistenziale ospedale-territorio’ (nel distretto di Sassuolo e in quello di Mirandola) già titolari di incarichi di funzione in altri ambiti ma non risultate idonee alla selezione concorsuale svolta lo scorso anno. La stessa Azienda ha incaricato il quinto professionista in graduatoria a espletare le funzioni dirigenziali sul territorio di Carpi, senza considerare i professionisti in seconda, terza e quarta posizione. Nonostante il conferimento degli incarichi sia temporaneo e senza ulteriore impegno economico, non risulta giustificabile e può rappresentare un possibile vantaggio in termini di punteggio di carriera per i tre professionisti incaricati a scapito degli idonei presenti nell’attuale graduatoria”.

Infine, nell’atto ispettivo, Cuoghi chiede “se la nuova Direzione assistenziale insediatasi ad agosto ha intenzione di ‘sanare’ questa situazione e con quale tempistica intende procedere allo scorrimento della graduatoria anche in virtù del confronto con le Aziende limitrofe (Bologna, Reggio Emilia, Ferrara) che vantano un numero ampiamente superiore di Dirigenti assistenziali”.

(Lucia Paci)

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