Un fondo regionale da 250.000 per sostenere le emittenti locali nel passaggio al digitale terrestre di nuova generazione (DVB T2).
Disco verde all’unanimità dei presenti da parte della commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti alla proposta della giunta per il sostegno dell’editoria locale.
“Vogliamo sostenere le tv locali per aumentare la loro capacità di trasmissione e a garantire, in questo modo, la continuità della loro attività quale condizione necessaria per assicurare una informazione libera e plurale alla base di una società democratica e aperta, una sempre maggiore informazione ai cittadini, scongiurare l’impoverimento del panorama dell’informazione locale e la standardizzazione dei contenuti nonché contrastare eventuali squilibri territoriali”, si legge nella delibera di giunta.
Nello specifico è prevista la copertura a fondo perduto fino all’80% del costo dei progetti presentati per un massimo di 70.000 euro e i progetti devono essere presentati alla Regione entro il 30 aprile 2024.
Questi i principali requisiti di chi può partecipare al bando: devono essere in regola con il pagamento degli stipendi, essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili, non devono avere effettuato negli ultimi sei mesi licenziamenti per motivi economici di personale adibito alle stesse mansioni cui si riferiscono le assunzioni, non avere in atto provvedimenti di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro di personale adibito alle stesse mansioni cui si riferiscono le assunzioni, devono avere l’unità locale o la sede operativa nel territorio della Regione Emilia-Romagna; essere regolarmente costituite, attive ed iscritte nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio nonché essere iscritte da almeno un anno nel Registro degli Operatori di Comunicazione, svolgere l’attività disponendo di una testata giornalistica regolarmente registrata al tribunale competente, con un direttore responsabile iscritto all’Ordine dei giornalisti, disporre di una redazione giornalistica composta da almeno due giornalisti, professionisti o pubblicisti, dipendenti con rapporto di lavoro a tempo pieno o part-time e assunti nel rispetto dei contratti di lavoro nazionali giornalistici e un numero di praticanti non superiore alla metà dei giornalisti, e avvalersi, per l’attività giornalistica, esclusivamente di personale iscritto all’Albo dei giornalisti.
Non possono presentare domanda di contributo e accedere ai benefici del presente programma: le imprese riconducibili a partiti e movimenti politici, organizzazioni sindacali, professionali e di categoria secondo la normativa vigente, le imprese che sono state sanzionate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) per violazione delle norme, in materia di tutela dei minori, compiuta successivamente, e nei dodici mesi antecedenti il termine per la presentazione delle domande di contributo, le imprese che trasmettono o promuovono programmi con contenuti vietati ai minori, le emittenti di televendita, le imprese che pubblicizzano il gioco d’azzardo secondo la normativa vigente.
“Ringrazio la Regione per l’attenzione a un mondo come quello dell’editoria che ne ha bisogno, è una vicinanza importante”, spiega Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini).
(Luca Molinari)