Realizzare un invaso sul torrente Baganza ad Armorano. Lo ha chiesto la Lega con un’interrogazione di Emiliano Occhi (primo firmatario) e Fabio Rainieri che fa seguito alle valutazioni tecniche emerse in un recente incontro pubblico a Felino (Parma). Al quesito ha risposto l’assessora alla Protezione civile, Irene Priolo, in commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Stefano Caliandro.
“Se la Regione ritiene di progettare un altro invaso significa che è cambiato qualcosa?” si è chiesto Occhi. La Lega ha chiesto alla giunta “una valutazione del riempimento parziale della cassa di espansione sul torrente Baganza in località Casale di Felino per consentire l’attivazione della funzione irrigua, e se ritiene debbano valutarsi diverse soluzioni e quali si stiano studiando”.
L’assessora Priolo ha spiegato che “sulla diga di Armorano c’erano dubbi che non fornivano rassicurazioni sulla sicurezza idraulica di Parma. C’erano pochi elementi per giudicare l’opera. Serve un’analisi propedeutica, i nuovi invasi presuppongo nuovi studi antropici e ambientali. Sull’uso plurimo della cassa di espansione sul Baganza abbiamo chiesto informazioni ad Aipo e siamo in attesa di possibili soluzioni”.
Occhi, dicendosi parzialmente soddisfatto della risposta, ha affermato che “forse si vede uno spiraglio. Si passa dalla chiusura a nuovi invasi a uno studio in atto. Certo, il rischio idrogeologico va verificato, ma con l’acuirsi delle crisi climatiche siamo tenuti come Regione a essere propositivi. Si prosegua con i contratti di fiume. Noi insistiamo sull’uso plurimo dell’invaso”.
“I relatori – ha precisato Occhi nell’interrogazione – hanno espresso pareri favorevoli sulla costruzione della diga di Armorano in modo da creare una riserva di risorsa idrica con capacità fino a 60 milioni di metri cubi da utilizzare per le diverse funzioni, agricola, umana e industriale. Inoltre, riguardo alla costruzione in corso della cassa di espansione sul torrente Baganza in località Casale di Felino, sono state esposte le difficoltà relative all’attivazione della funzione irrigua, oltre a quella principale di salvaguardia idraulica per il contenimento delle piene, ma è stata pure ipotizzata la soluzione, da sfruttare in caso di siccità, di prevedere il suo riempimento solo parziale. La vice presidente e assessora alla Protezione civile, Irene Priolo, ha più volte espresso dubbi sull’opportunità di costruire una diga ad Armorano, ma ha comunque dichiarato che su sua richiesta Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) si è resa disponibile a valutare le migliori modalità per utilizzare la cassa di espansione in corso di realizzazione anche a fini connessi alla gestione della risorsa idrica”.
(Gianfranco Salvatori)