Una dettagliata interrogazione per sapere se sono state rispettate le condizioni per l’erogazione del finanziamento di 12 milioni di euro per l’ampliamento dell’aeroporto Giuseppe Verdi di Parma.
Lo ha chiesto Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde, in un’interrogazione alla giunta. Sei i quesiti posti dalla consigliera alla Regione. La prima riguarda le verifiche “sui calcoli dei numeri di passeggeri riportati da So.Ge.A.P. nella relazione tecnico descrittiva del Piano di Sviluppo Aeroportuale e se si è ottemperato alle verifiche previste dall’art.6 della Convenzione relative alla compatibilità del finanziamento con la legislazione europea che disciplina gli aiuti di Stato”. Segue la richiesta “se il superamento della soglia di 200mila passeggeri per l’annualità 2025 non comporta una violazione del Reg. UE 651/2014 relativamente agli aiuti di Stato agli aeroporti e quindi la necessità di revoca del finanziamento concesso alla So.Ge.A.P.”. Zamboni prosegue chiedendo “se è confermato il termine del 31/12/2023 per l’assunzione, da parte del soggetto attuatore So.Ge.A.P., delle obbligazioni giuridicamente vincolanti per la Fase 1 e la Fase 2 dell’intervento a pena di revoca del finanziamento e, in caso contrario, quali atti e provvedimenti sono intervenuti per prorogare tali termini e a quale data”. Un altra domanda attiene all’appalto dei lavori per la Fase 2: la consigliera vuole sapere se “So.Ge.A.P. abbia provveduto all’aggiudicazione dell’appalto”. Riferendosi a quest’ultima Fase, Zamboni domanda se “si ritiene legalmente possibile assumere le obbligazioni giuridicamente vincolanti previste dall’art.8 della citata Convenzione senza che il Piano di Sviluppo Aeroportuale sia stato ancora approvato dalla Conferenza dei Servizi”. Infine, si chiede se il termine ultimo dei lavori, fissato al 31 dicembre 2025, sia stato confermato “e, in caso contrario, quali atti e provvedimenti siano intervenuti per prorogarlo e a quale data”.
Il ministero delle Infrastrutture ha finanziato con 12 milioni l’ampliamento dell’aeroporto per l’allungamento della pista e l’utilizzo per voli cargo. La Fase 1 riguarda la manutenzione straordinaria della pista (2,1 milioni) e la Fase 2 l’allungamento della pista di volo e la realizzazione apron (aree di stazionamento) e hangar cargo (9,9 milioni).
Secondo la consigliera, senza altri interventi legislativi, “il nuovo termine per assumere, da parte di So.Ge.A.P., le obbligazioni giuridicamente vincolanti inerenti la Fase 1 e la Fase 2 dell’intervento risulterebbe essere il 31/12/2023″ e al momento la Fase 2 “dell’intervento non dispone delle autorizzazioni necessarie per procedere all’appalto dei lavori non essendo ancora stato approvato dalla Conferenza dei Servizi il Piano di Sviluppo Aeroportuale 2018-2025 presentato da So.Ge.A.P”.
(Gianfranco Salvatori)