Risultati positivi, nell’anno scolastico 2022-2023, per il progetto “Scuola attiva kids per l’Emilia-Romagna inclusiva” che verrà riproposto anche per l’anno scolastico in corso con una novità: l’avvio di una fase sperimentale all’ultimo anno delle materne statali. Per la prima edizione dell’iniziativa, inserita nel progetto nazionale di “Sport e salute”, sostenuta da Regione, Sport e salute Spa e Ufficio scolastico regionale, sono state coinvolte 2.455 classi di scuola primaria di cui 1.140 prime e seconde, 1.315 terze e quarte. Le quinte erano già coperte dalle disponibilità del ministero. Complessivamente sono stati interessati 373 plessi: 92 a Bologna, 21 a Ferrara, 16 a Forlì-Cesena, 67 a Modena, 13 a Parma, 35 a Piacenza, 48 a Ravenna, 26 a Reggio Emilia e 55 a Rimini.
A illustrare e i dati è stato il capo della segreteria politica di giunta con delega allo sport Giammaria Manghi, nella commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti.
“L’azione più sostanziale -ha sottolineato Manghi- è stata l’introduzione di un tutor con competenze specialistiche per lo svolgimento, un’ora a settimana, dell’attività fisica a scuola. Il progetto è finanziato con Fondo sociale europeo Plus Fse+ e si rivolge a quelle classi che non avrebbero potuto usufruire di questa possibilità. Il riscontro è stato ottimo e il progetto è previsto anche per l’anno scolastico 2023-2024: riguarderà le classi dalle prime alle terze perché quest’anno la copertura del ministero è prevista sia per le quarte sia per le quinte. La novità è che, in via sperimentale, verrà esteso a 100 classi dell’ultimo anno delle scuole dell’infanzia statali. La Regione metterà a disposizione 728mila euro complessivi, sempre tramite risorse Fse+. Dalla prossima settimana le scuole riceveranno comunicazione ufficiale dal ministero riguardo la riproposizione del progetto: l’adesione avviene su apposita piattaforma”.
Valentina Castaldini (Forza Italia) ha commentato: “Ritengo questo progetto fondamentale, conoscendo le difficoltà e l’importanza di una figura come questa alle elementari. Ma saranno comprese le scuole paritarie? Poi per quanto riguarda le materne la maggior parte sono comunali: è possibile che vengano coinvolte?”.
Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) ha evidenziato la positività dei dati dell’anno scolastico 2022-2923: “L’adesione di oltre 2mila classi esprime gradimento per quanto messo in campo. Positiva anche la sperimentazione all’ultimo anno di materna con l’auspicio che possa poi essere estesa anche alle comunali e paritarie”.
Francesca Maletti (Partito democratico) ha espresso “apprezzamento per i risultati ottenuti con questo progetto”.
Alle sollecitazioni sull’apertura alle paritarie e all’estensione della sperimentazione agli asili comunali, Manghi ha risposto che “è già possibile includere le paritarie per avvalersi di questa opzione mentre per le materne, in questa prima fase ci si è rivolti alle statali per fare una sperimentazione su un campione controllabile e verificabile. L’intento è poi aprire alle altre. Vista la delicatezza dell’età e della proposta occorre un anno di monitoraggio attento”.
La presidente Marchetti ha concluso sottolineando “il valore di coinvolgere nel progetto le scuole per l’infanzia”.
(Lucia Paci)



